Chiudi
Scioltezza muscolare e mobilità articolare non servono solo ai pro per giocare colpi spettacolari. Il primo vantaggio è evitare infortuni sicuri. Ecco tre esercizi pratici (e per tutti) per migliorare
di G. Catizone e V. Santini* | 23 aprile 2019
* I.S.F. Roberto Lombardi
Quale senso di leggerezza e dinamismo suscitano i grandi tennisti mentre giocano. Accelerazioni incredibili, recuperi straordinari, palle colpite a velocità impensabili e in particolare, nel tennis moderno, giocate “impossibili” in spaccata, sia frontale che sagittale. Cosa determina la possibilità di colpire la palla con il bacino radente al suolo? La risposta è una: alti gradi di mobilità articolare.
La mobilità articolare è una capacità motoria ascrivibile tra quelle coordinative e quelle organico-muscolari che nel tennis moderno ha acquisito progressivamente una maggiore importanza.
Ma la mobilità articolare è utile solo ai tennisti professionisti? La risposta è certamente no! Nel tennis amatoriale oltre a consentire un’adeguata scioltezza muscolare permette, in primis, di evitare infortuni sicuri.
In altre parole la mobilità articolare rende più efficace qualsiasi forma di tennis praticato.
Col passare degli anni tendini e legamenti, preposti a dare stabilità alle articolazioni, si accorciano in maniera significativa. Dunque che cosa si deve fare? Sarebbe sufficiente aggiungere alla classica ora di tennis anche 15 o 20 minuti di esercizi statici (stretching) e dinamici (slanci, circonduzioni, rotazioni, flesso estensioni, ecc.). Naturalmente particolare attenzione deve essere posta alla mobilità della colonna vertebrale che svolge un ruolo fondamentale nel tennis.
Consigli pratici - Ecco una serie di consigli pratici utili per raggiungere questo obiettivo.
Non ci sono commenti