L'obiettivo è riflettere
Asad Raza, appassionato giocatore si legge nella presentazione della CLS Architetti che ha organizzato l’evento, ha voluto trasformare un luogo in cui di solito il messaggio arriva dall’Alto in uno spazio di dialogo, scambio, ricreazione. Uno spazio in cui, nei momenti di silenzio, si potesse lasciarsi andare al ritmo del rimbalzo della palla sul terreno e ascoltare il suo dell’impatto sulle corde lasciando fuori dalle mura per un attimo gli impegni lavorativi quotidiani. E riflettere così, nelle intenzioni dell’artista, sull’importanza delle attività sportive “non-produttive” in una società totalmente focalizzata sul lavoro e la produzione. Una situazione (di sicuro non ripetibile in un luogo di culto attivo) che trasformava gli spettatori in attori, rendendoli parte stessa dell’opera. E invitandoli alla fine a sorseggiare un té freddo al gelsomino, preparato ad hoc proprio davanti all’altare. Un’esperienza “tennistica” davvero particolare.
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