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Un atleta può aver bisogno quotidianamente di un apporto proteico pari a 2 grammi per chilogrammo corporeo, ma attenzione perché le proteine non sono tutte uguali. Bisogna stare attenti al fattore ‘grasso’ e al modo in cui vengono cucinate
di Paolo Accornero | 11 febbraio 2020
Il Dottor Paolo Accornero è nutrizionista e dietologo
Iniziamo a capire di quante proteine ha bisogno il corpo umano. Se consideriamo una persona che svolge un'attività fisica normale, quindi non un atleta, il fabbisogno quotidiano di proteine varia da 0.8 a 1 grammo per chilogrammo corporeo. Ad esempio, una persona che pesa 70 kg, avrà bisogno tra i 55 grammi e i 70 grammi di proteine al giorno. Nel caso di un atleta, che svolge un'attività fisica pesante e si allena molto, il fabbisogno proteico quotidiano può salire in certi casi fino a 2 grammi per kg di peso corporeo, per evitare il rischio del catabolismo. Per seguire il nostro esempio, per chi pesa 70 kg, i grammi di proteine necessari possono arrivare a 110-140 grammi al giorno.
Riprendendo l'esempio di chi pesa 70 kg, a una persona che svolge attività fisica normale servirebbero, dunque, circa tre etti di carne o pesce al giorno, mentre per un atleta si può arrivare fino a sei etti. In questo calcolo si tiene conto anche dell'assunzione dei carboidrati, che hanno a loro volta un piccola massa proteica, e quindi concorrono a raggiungere il fabbisogno proteico quotidiano.
La differenza tra proteine della carne e del pesce ruotano attorno alla percentuale di grasso. Un taglio magro di carne rossa, ad esempio, può contenere fino al 15% di massa grassa, lo stesso tipo di carne bianca un po' di meno. Un pesce - come certi tipi salmone - può arrivare attorno all'11-12%. I grassi del salmone, e del pesce in generale, sono però polinsaturi e fanno meglio di quelli saturi della carne.
Per concludere quindi il consiglio è quello di assumere le proteine derivanti da carni e pesci che hanno bassi contenuti di grassi. Va anche evidenziato che dobbiamo stare molto attenti a come si cucinano questi cibi: una cottura sbagliata o troppo elevata può fare della proteina, che è un elemento nobile, una sostanza addirittura cancerogena e pericolosa. Il grande problema quindi non sono le proteine tout court, ma il modo in cui vengono cucinate.
Testo raccolto da Fabio Bagatella
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