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Personaggi e interviste

Splendono Ostapenko, Rune e Paolini: le pagelle della settimana

Acuti a sorpresa di Ostapenko e Rune che risorgono ad alto livello sconfiggendo Sabalenka ed Alcaraz. L’aria di casa rigenera Zverev, che risale al numero 2. Tornano a splendere il sorriso e il tennis di Jasmine Paolini. Male gli americani sulla terra, malissimo Ruud e la Swiatek che sul rosso sono stati protagonisti

di | 21 aprile 2025

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OSTAPENKO 10  

Finalmente “Penko”! Prima finale e primo successo sul rosso dal trionfale Roland Garros 2017 dell’estrosa e discontinua lettone. Che, battendo Swiatek e Sabalenka, si rilancia non solo nella stagione e al vertice ma in assoluto in singolare

 

RUNE 9 

Fisico, tattica e tecnica: finalmente il nuovo Connors rimette insieme i pezzi, così rimonta l’ex rivale junior, Alcaraz, torna a vincere un titolo dopo due anni e rientra fra i top 10. Ora per ribussare davvero alla port dei grandi gli occorre continuità

 

ZVEREV 8

Per i 28 anni si regala il primo titolo 2025 e si riprende il numero 2 ATP. Terzo urrà a Monaco, sesto in Germania: l’aria di casa gli ridà coraggio verso Roma e Parigi. Come l’urrà di Rouen, dopo due anni a digiuno, ritempra mamma Svitolina (30 anni)

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PAOLINI 7

Partita perfetta contro Gauff, la formidabile azzurra reagisce al divorzio con Furlan e lotta strenuamente contro Sabalenka: il sorriso più bello è tornato ad illuminare il tennis donne con la prorompente voglia di esserci, e con un gran bel tennis

 

FILS 6

Si conferma pericolosa mina vagante al vertice, ed è talmente giovane e dotato da promettere tanto di più. I margini di progresso sono ampi nella psiche come nella tecnica: contro Alcaraz non trovava più la risposta al servizio e alla varietà tecnica 

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SABALENKA 5 

Strafavorita in finale, crolla come Alcaraz. Lo spagnolo ha l’attenuante del problemino fisico dopo tanto giocare, per la bielorussa quarto ko sul 4 nelle finali di  Stoccarda e brusca frenata della più convincente numero 1 possibile 

 

DAVIDOVICH FOKINA 4

Sembrava in via di crescita ma i nervi lo tradiscono due volte contro Khachanov. Come lui Pegula che, dopo due finali consecutive, si ferma ancora con Alexandrova e rimane a 1000 punti dal sogno 2 del mondo. E la terra rossa non le è amica

 

RUUD 3

Scivola al numero 15 del mondo, il peggior ranking da 4 anni. Si ribella alla evidente involuzione: “Resto la stessa persona, la vita va avanti”. Ma ha perso molto del famoso “animus pugnandi” e lo spogliatoio lo sa e lo vede vulnerabile come non mai

AUGER-ALIASSIME 2

La battaglia personale contro la terra rossa continua e per ora lo vede soccombere drammaticamente. Ma il problema, al di là della superficie e della linearità di gioco, è nella tenuta nervosa: si lascia sempre sfuggire troppe palle-break 

 

TIAFOE 1

Sulla terra battuta di Houston, facendo a pallate coi connazionali, era arrivato in finale. A Barcellona, su quella classica, europea, perde da 6-2 3-0 con Munar. Le prospettive per lui, già in crisi di risultati, sono preoccupanti: vede semaforo rosso

 

SWIATEK 0

Tutti gli atleti hanno una bestia nera, ma i campioni a un certo punto reagiscono. Iga invece subisce il sesto ko in 6 confronti contro bum bum Ostapenko. Peggio ancora, a fine match, non risponde all’accenno d’abbraccio della lettone.


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