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I voti ai protagonisti della settimana del tennis mondiale. Zheng sempre più nella scia di Li Na. Peccato per Musetti e Bronzetti, Paul e Machac non tengono il ritmo più alto
di Vincenzo Martucci | 28 ottobre 2024
PERRICARD 10
Primo titolo “500” senza mai perdere il servizio. Vince il derby bum bum di Basilea con tanta forza e pochi errori gratuiti. A 21 anni, il pivot francese di 2.03 sta finalmente mettendo insieme il gioco, con potenza ma anche attenzione
ZHENG 9
Terzo titolo stagionale. Da Wimbledon, ha vinto 28 partite su 32. Prima come ace e servizio, sarà la prima cinese di sempre? L’idolo Li Na è sempre più nel suo mirino: dagli Slam al record in classifica
DRAPER 8
Resiste, stremato, sotto il traguardo. Di carattere e talento. Nuovo, importante, salto di qualità verso i top 10 del talento mancino che deve sostenere la pesante eredità di Andy Murray. Deve migliorare molto di fisico
DANILOVIC 7
Secondo titolo WTA dopo quello prematuro a 17 anni. Finalmente la superba atleta mancina dal temibile uno-due, servizio-dritto, esce dall’ombra di papà Danilovic e riparte nella corsa al vertice cui è destinata
MUSETTI 6
Come Lucia Bronzetti manca una bella occasione. “E’ colpa mia” urla, dimostrandosi davvero in crescita. Perché il cambiamento vero deve avvenire soprattutto nella sua convinzione nell’attitudine offensiva. Continua
SHELTON 5
E’ vero: sta migliorando, è vero è più ordinato. Ma con quel potenziale ha più rammarichi di Khachanov che salva la stagione con due finali nelle ultime due settimane. Rendendo sempre al massimo
KASATKINA 4
Vicinissima all’ultimo posto che qualifica alle WTA Finals con le primi 8 del mondo, paga in Giappone le fatiche della settimana scorsa in Cina. La continuità è la prossima frontiera dell’allieva di Flavio Cipolla
RYBAKINA 3
Giallo sul divorzio dal coach storico, giallo sulle Finals. Non gioca dagli US Open e si prepara allenandosi contro la Halep, che è stata ferma 2 anni. Chissà se poi Elena si presenterà davvero a Riad
MACHAC 2
Un po’ come la fidanzata Siniakova ne ha sempre una. C’è modo e modo di perdere: contro Draper crolla, dimostrando di essere ancora acerbo per i quartieri alti. Resta una micidiale mina vagante
MONFILS 1
Ha superato davvero la misura con ritiri e rinunce che già lo hanno caratterizzato per anni. Sta diluendo il finale di carriera, ma la testa è a casa: alla figlia, alla moglie, alla famiglia, a un futuro molto diverso
PAUL 0
Contro la bestia nera, Nakashima, conferma i limiti psico-fisici e fallisce l’occasione per le Finals di Vienna con 33 errori gratuiti. E’ anche disabitudine a certe pressioni e a certe partite d’alto livello