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Cultura e costume

Storia di una pallina e di un campo coperto: il tennis al Quirinale e il “vincente” di Mattarella

Appuntamento speciale della rubrica "Vincenti e Gratuiti" alla vigilia dell'incontro tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la nazionale italiana che ha conquistato a Malaga lo scorso novembre la Coppa Davis

di | 31 gennaio 2024

Il “vincente” questa volta è tutto nelle mani e nel braccio del presidente Sergio Mattarella. Non siamo nè blasfemi nè irriverenti. Sentite un po’… Domani giovedì primo febbraio il Capo dello Stato riceve al Quirinale, salone degli Specchi, la squadra che ha vinto la Coppa Davis edizione 2023. Dopo 47 anni, capitan Volandri, Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego, “zio” Simone Bolelli e la mascotte Matteo Berrettini, temporaneamente off season ma pronto a tornare, oltre ad aver riportare l’Insalatiera in Italia la portano per la prima volta al Quirinale.
 
Magari, in delegazione con il presidente della Fitp Angelo Binaghi e i vertici federali (la Coppa è la vittoria di una storia collettiva) salirà al Colle anche l’altro capitano, Nicola Pietrangeli: quando la vinse, nel 1976 in Cile, il ritorno a casa, così come la partenza, furono rovinati dalla polemiche e dalle ombre di una trasferta in un paese con una dittatura militare che fece sparire un’intera generazione di giovani.

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Salone degli Specchi, dunque. L’occasione è unica per far diventare realtà una quasi leggenda. La quasi leggenda racconta che quando il palazzo del Quirinale - in omaggio al dio Quirinus che aveva sul colle più alto di Roma il suo tempio - dopo l’Unità d’Italia fu sottratto ai Papi e consegnato alla famiglia reale, i Savoia avessero dedicato uno dei magnifici saloni al gioco del tennis.

Per la precisione, il Salone dei Corazzieri, il più solenne e maestoso, 465 mq di marmi policromi i cui disegni rispecchiano quelli  magnifici del soffitto ligneo. La vita del Palazzo del Quirinale è vivace e movimentata, oltre i Papi a un certo punto ci mette le mani anche Napoleone (solo nel gusto dei rifacimenti perché in realtà non ci ha mai abitato).

Una somma di stili, con prevalenza di neoclassico e molto barocco. Tutto il palazzo del Quirinale (110mila metri, il sesto più grande al mondo)  “risorge” da precedenti nuclei di ville e costruzioni varie nel 1573 quando i Papi decisero che San Pietro non poteva più bastare. E non era solo un problema di umido e zanzare lungo il Tevere. La scelta serviva a dimostrare che i pontefici erano anche sovrani. Ma questa è un’altra storia. 

Il salone risale al 1600, a San Pietro c’era papa Paolo V, un Borghese, che immaginò il salone come il luogo deputato ai ricevimento di capi di stato e diplomatici (come ricordano gli affreschi sui lati).  Una tradizione arrivata fino ad oggi visto che i presidenti della Repubblica lo utilizzano per i discorsi più solenni e importanti: quello dell’insediamento, ad esempio, e ogni anno quando ci sono gli auguri di Natale alle autorità e al corpo diplomatico.  
 
Per elevare il Quirinale al livello di San Pietro, il salone dei Corazzieri è stato immaginato anche come il cortile di accesso alla Cappella Paolina, gemella nelle dimensioni alla michelangiolesca Cappella Sistina in Vaticano. 

Il Salone dei Corazzieri al Quirinale

Ma torniamo al tennis. E al “vincente” del Presidente Mattarella. Anni fa, durante un restauro del salone, dietro il timpano in marmo che sovrasta il portale di ingresso alla Cappella Paolina fu trovata una pallina da tennis. Ebbene sì, una pallina da tennis scagliata lassù a quasi quindici metri di altezza. Un po’ come certe palle che oggi finiscono nei canneti o nei torrenti (se si gioca in campagna) e non si trovano più. Da questa “sacra” reliquia è iniziata una ricerca che ha portato a dire con certezza che “nel 1912 i Savoia avevano adibito il salone dei Corazzieri a campo da tennis coperto”.
 
Non esistono al momento immagini anche se gli storici del Palazzo fissano questa data con certezza documentale. I tempi tornano. Nel 1912 il lawn tennis del maggiore Walter Wingfield vive la sua prima stagione dell’oro. Nel 1888 nasce la prima Federazione, inglese ovviamente. Nel 1910 al Lawn tennis club di Firenze (oggi Ct Firenze) nasce la Federazione italiana tennis. Nel 1986 il tennis è disciplina olimpica. E il salone dei Corazzieri, ricorda in tutto e per tutto i disegni del Jeu de pomme francese e della Pallacorda italiana, gli antenati seicenteschi e settecenteschi del tennis. 
 
Ecco, dunque, Presidente Mattarella: giovedì, quando riceverà i campioni della Davis e il vincitore dello Slam  australiano, provi ad allestire un campo da tennis nel salone dei Corazzieri. Basta una rete portatile, righe di stoffa in terra per non sciupare i marmi. Avremo così le foto - e i video - che entreranno nei libri, nei social e nella Storia. A futura memoria. Sempre grazie Presidente 

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