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Difendere, cambiare ritmo, scendere a rete, smorzare e rispondere al servizio. Cinque situazioni in cui padroneggiare un buono slice di rovescio può aiutare moltissimo. Anche i bimani...
di G. Volturo e M. Dell'Edera | foto Getty Images | 21 settembre 2020
Nell’analisi delle abilità tecniche che caratterizzano il tennis moderno, troppo poco spesso si prende in considerazione il rovescio slice che, in particolar modo nel tennis maschile, rappresenta una variante tecnico-tattica molto importante in molteplici situazioni di gioco.
Vediamo in quali, andando a scovare le situazioni tattiche nelle quali può risultare più utile.
In una situazione di difesa, fase tattica ben precisa, lo slice di rovescio - o di diritto - è molto utile. Questo perché è un ottimo allungo e offre il vantaggio aggiuntivo di eseguire (in condizioni di pressione temporale) un movimento più breve rispetto a quanto accade giocando un colpo con rotazione in top-spin.
Lo slice stretto di rovescio spesso consente di neutralizzare il diritto inside-out dell'avversario, forzando quest'ultimo a eseguire il colpo successivo di rovescio.
Quando un tennista subisce lo scambio sulla diagonale di rovescio può decidere, attraverso l’esecuzione dello slice, di ridurre l’intensità del gioco modificando il tempo che l’avversario ha a disposizione per eseguire la propria abilità e soluzione tecnica.
In tal caso è molto importante che lo slice produca una complessità di palla tale da rendere difficile per l’avversario la gestione della fase di accelerazione dell’attrezzo.
L’esecuzione della palla corta è ottimizzata dall’impiego della rotazione slice che consente di produrre un rimbalzo basso con conseguente difficoltà da parte dell’avversario nella gestione del colpo di recupero.
La direzione lungolinea tatticamente è la soluzione migliore in quanto l’avversario ha meno tempo a disposizione rispetto al recupero di un drop-shot in direzione diagonale. Inoltre, a seguito di un drop-shot di rovescio lungolinea, l’avversario è solitamente forzato a giocare il diritto in diagonale lasciando buona parte del campo aperta per la successiva esecuzione del colpo passante.
5. IL BACK AIUTA IN RISPOSTA
Lo slice può essere molto utile per l’esecuzione della risposta di contenimento, sia di diritto (si pensi a Wawrinka) che di rovescio (si pensi a Federer). In quest’ultimo caso è una soluzione prevalentemente adottata dai giocatori a una mano.
Il limite di tale esecuzione è che sovente, a seguito di un servizio particolarmente veloce, il tennista non ha il tempo di estendere il gomito e di flettere la mano e pertanto la scarsa rotazione in back-spin prodotta comporta che il rimbalzo della risposta sia piuttosto alto con conseguente facilità da parte dell’avversario nell’esecuzione di un colpo particolarmente offensivo.
I giocatori a una mano solitamente sono favoriti nell’esecuzione del rovescio slice perché sono maggiormente abituati rispetto ai giocatori bimani a produrre il movimento di dissociazione degli arti superiori durante la fase di accelerazione staccando la mano non dominante dalla racchetta.
Per contro, nel corso del tempo tanti giocatori a due mani attraverso l’allenamento hanno perfezionato la tecnica del rovescio slice come dimostrano i progressi compiuti in tal senso da tennisti come Nadal e Djokovic. Altri tennisti come Murray, per quanto bimani, hanno sempre eseguito lo slice di rovescio in maniera particolarmente produttiva.
Tutto questo dimostra che non esistono regole precise in tal senso. Nel circuito femminile il discorso è piuttosto differente in quanto il rovescio slice è un colpo sempre meno utilizzato con rare eccezioni (Roberta Vinci è proprio una di quelle) che fa di tale abilità tecnica un punto di forza del proprio gioco.