Come ci si comporta?
Questo è uno dei casi che più spesso accadono in un campo da tennis: in gergo viene chiamato "disturbo involontario", cioè quando qualcosa 'indossato' dal giocatore (la palla come in questo caso, ma anche il cappellino o la bandana), cade a terra arrecando un disturbo non voluto.
In questi casi, se successivamente alla caduta dell'oggetto la palla è ancora in gioco e lo scambio potrebbe continuare, in presenza di un arbitro arriverebbe la chiamata "let" e l'ordine di rigiocare il punto. Essendo però considerato un disturbo involontario, questa facoltà potrà essere concessa solamente una volta. L'arbitro dovrà immediatamente avvisare il giocatore che in caso un altro evento del genere dovesse ripetersi nel corso della partita, esso causerà la perdita del punto.
Se, invece, è il giocatore a cui la pallina cade dalla tasca - nel nostro caso Guglielmo – a non riuscire a effettuare un buon colpo (il suo diritto va in rete o va fuori), allora non potrà essere chiamato un "let" né rigiocato il punto, perché vale il principio per cui "un giocatore non può disturbare sé stesso". Conseguentemente perderà il punto.
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