Credenze, idee e convinzioni in campo si attivano in automatico. Ma bisogna raggiungere un sano sentimento positivo. E una sensazione di successo
di Antonio Daino | foto Getty Images | 25 agosto 2019
Abbiamo parlato di auto-efficenza e di aspettativa. Ora manco l'ultimo tassello. La terza e ultima A, caratteristiche fondamentali della costruzione della personalità in un giocatore, riguarda l’Atteggiamento del tennista rispetto alla competizione.
L'atteggiamento mentale di un giocatore di tennis può essere definito come la costellazione di credenze, idee e convinzioni che mette in atto in modo pressoché automatico in determinate situazioni. Il fatto che questi atteggiamenti abbiano un riscontro con la realtà, siano veri o falsi, non ha nessuna importanza. La loro esistenza nella mente del tennista li rende veri. E ciò determina il suo comportamento in campo.
Due filosofie
Su questo tema si contrappongono due filosofie di pensiero: da un lato quella che sostiene che il giocatore deve giocare ogni palla al massimo delle sue possibilità; dall’altro quella che ritiene che il giocatore deve giocare tendenzialmente con un approccio vincente ogni colpo, ma nel contempo valutare la specifica condizione in cui si trova (difficoltà) per decidere di limitarsi a tenere la palla in campo. Esemplificando, se si risponde a una seconda di servizio di un giocatore sarà opportuno cercare un vincente. Viceversa se si risponde alla prima di John Isner o Milos Raonic, grandissimi battitori, è tanta grazia riuscire a tenere la palla in campo. Ovviamente ogni giocatore di club sceglierà i suoi esempi di riferimento.
L'atteggiamento che il giocatore deve avere per raggiungere il suo miglior rendimento è però sempre uno: un sano sentimento positivo che gli consenta di cimentarsi in imprese di carattere tecnico che possono apparire impossibili. È nell'esperienza personale o nel ricordo di averla vista realizzare a qualche altro giocatore, la sensazione di soddisfazione che si prova quando si vede il successo finale di un colpo ritenuto impossibile. Ogni giocatore che vuole costruirsi un atteggiamento mentale vincente non dovrebbe terminare l'allenamento giornaliero senza aver provato almeno una volta questo tipo di emozione di successo.
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