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Solitamente chi esegue il rovescio a una mano è facilitato nell’esecuzione del rovescio slice, ma anche i bimani possono ottenere grandi risultati. Importantissimo l’utilizzo della mano non dominante.
di Gennaro Volturo – I.S.F. R. Lombardi | 03 ottobre 2019
È ormai noto come l’impugnatura più adatta per l’esecuzione del back-spin di rovescio sia la continental, in quanto con tale grip è possibile produrre una posizione di leva tra avambraccio e mano (necessaria per conferire solidità al colpo) e nel contempo durante la fase di preparazione il piatto corde è naturalmente orientato verso l’alto, determinando un assetto braccio-racchetta che facilita la produzione di rotazione slice. In base a tali presupposti è facile desumere come i giocatori che assumono una presa continental nella mano inferiore per quanto concerne il rovescio a due mani (vedi Djokovic e Murray), siano avvantaggiati nell’esecuzione del back-spin di rovescio, non avendo l’esigenza di modificare il grip per effettuare tale abilità tecnica.
Si ricordi che mentre nell’esecuzione del rovescio bimane è opportuno che le due mani siano adiacenti per garantire maggiore solidità ai polsi durante la fase di accelerazione, per quanto concerne lo slice è preferibile che la mano non dominante sia posizionata sul cuore della racchetta. Ciò per due motivazioni:
1) perché facilita, durante la fase di preparazione, la direzione verticale dell’attrezzo, necessaria per disporre la racchetta al di sopra della palla in arrivo;
2) perché favorisce la direzione obliqua dell’attrezzo (che sarebbe alquanto ridotta se le mani fossero adiacenti) necessaria per allontanare la racchetta dal punto di impatto determinando lo spazio di accelerazione.
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