Buona parte dei giocatori più giovani manca di consapevolezza rispetto ai propri comportamenti in campo, i propri gesti e le proprie sensazioni emotive. Si tratta di un grande limite, che possiamo notare maggiormente nei momenti di difficoltà, durante i quali i giocatori non riescono a trovare soluzioni efficaci. Quando sorge uno stato d’animo ansioso, che influenza negativamente la performance da più punti di vista, non riescono ad arginarlo perché non sono in grado di identificare le emozioni positive che provavano in situazioni di calma e quindi non sono capaci di riprovarle per contrastare il momento difficile.
Proprio per questi motivi, allenare i giovani tennisti oltre che nella tecnica, nel fisico e nella tattica, anche da un punto di vista mentale, consentirà di avere più ragazzi capaci di gestire meglio la prestazione agonistica, oltre che delle persone più consapevoli a 360 gradi.
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