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Il sistema visivo - da non confondere con la vista - è un sistema complesso che non riguarda solo l'occhio. Si può allenare e potenziare perché da questo dipende la buona esecuzione di un gesto. Basta guardare Federer...
di Andrea Cagno, responsabile area visiva * | 20 gennaio 2020
* I.S.F. R. Lombardi
Il sistema visivo non è solo la vista, ovvero la capacità di riconoscere uno stimolo luminoso, una lettera, un simbolo di una determinata dimensione posta a una determinata distanza, da cui ricevere informazioni.
Gli occhi fanno parte di un sistema complesso: la visione coinvolge le immagini rilevate, le elabora attraverso le stazioni intermedie del cervello e della corteccia cerebrale. La visione è una funzione che si acquisisce continuamente durante lo sviluppo mentale e corporeo ed essendo una funzione appresa può essere educata, potenziata, allenata, migliorata. L’informazione visiva elaborata dal cervello viene integrata con le informazioni depositate nella memoria, la qualità di questi processi ci farà successivamente effettuare velocemente e correttamente un gesto.
Le abilità visive sono alla base dell'apprendimento motorio ed è importante ricordare che oltre l'80% delle informazioni per un facile apprendimento passano dal canale visivo e che il sistema oculare è organo esterocettivo ricevendo informazioni dall’ambiente e fornendo al sistema nervoso centrale innumerevoli informazioni del corpo nello spazio.
Il sistema visivo però è anche organo enterocettivo legato al sistema dell'oculocefalogiria che gestisce l’interazione tra muscoli degli occhi, muscoli del collo, delle spalle e sistema vestibolare, fornendo al sistema nervoso centrale importanti informazioni su entità, direzione e accelerazione del capo nello spazio.
Un esempio di oculocefalogiria è quello costituito da Roger Federer durante l’esecuzione del rovescio (nell'immagine qui sopra): i muscoli oculomotori sono disgiunti, in posizione secondaria di sguardo, gli occhi sono posti lateralmente per ottimizzare la fissazione sulla palla in sinergia con le rotazioni del collo e delle spalle alla ricerca della biomeccanica ottimale.
Una imprecisa o lenta coordinazione dei muscoli degli occhi “in posizione laterale” potrebbe creare una serie di errori a catena nella interpretazione, nella elaborazione dello stimolo e nella successiva trasformazione motoria inficiando la qualità del gesto tecnico o ritardando o sbagliando la scelta tattica.
La qualità delle informazioni visive dunque è imprescindibile per la qualità della performance, l’integrità del sistema visivo e la sua interazione con il sistema muscolo-scheletrico è indispensabile nella gestione della tecnica e della tattica di gioco.
Potenziare il sistema visivo si può e si deve durante la formazione di un tennista. Mantenerlo efficace ed efficiente in un professionista è un valore aggiunto per il conseguimento della prestazione ottimale.
Proprio per questo l’I.S.F. R. Lombardi FIT ha inserito l’area visiva all’interno del programma di formazione di tecnici e preparatori fisici. Tale programma si estende dall’avviamento con una specifica progressione didattica, al perfezionamento e alla successiva specializzazione semplificandone l’integrazione con le altre aree formative durante l’allenamento tecnico-tattico e la preparazione fisica.
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