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Un argomento molto delicato anche ad altissimi livelli, con arbitri esperti: un trattamento medico cominciato durante un cambio campo può essere ripreso in quello successivo? Rispondiamo come sempre analizzando un caso specifico
06 marzo 2020
Per rispondere a questa complessa problematica prendiamo ad esempio il seguente caso specifico.
Paolo sta giocando una partita di singolare contro Amedeo. Durante uno scambio, Amedeo inciampa nella corsa e cade rovinosamente per terra facendosi male alla caviglia. Chiede immediatamente l'intervento del fisioterapista.
Casi come questo sono abbastanza semplici da gestire: il giocatore cade, si fa male, e chiede l'intervento del fisioterapista (se presente e se previsto). Si ferma il gioco e si chiama subito in campo il fisio: costui effettuerà una sua valutazione, dopo di che avrà a disposizione 3 minuti per prestare un trattamento medico al giocatore.
Nel caso in cui a causa della caduta si fosse fatto male anche un'altra parte del corpo, egli avrà diritto a due distinti interventi da 3 minuti l'uno per ogni distinta patologia.
Altra regola generale sancisce che un giocatore ha diritto anche a due ulteriori "trattamenti medici" per la stessa patologia della durata di 1 minuto ciascuno (durante il cambio campo in pratica) anche non consecutivi. Questi due trattamenti brevi possono anche essere richiesti prima del trattamento medico di 3 minuti (oppure uno prima e uno dopo).
Quando sulle regole si fa riferimento alla frase “come indicazione di massima, il trattamento medico deve essere limitato a due cambi di lato... e non deve essere consecutivo”, si fa riferimento al fatto che all’interno dello stesso cambio di campo non può essere concesso il trattamento medico consecutivamente.
Altro principio fondamentale è che la chiamata del fisioterapista non può mai essere negata, in quanto solo costui può determinare se la patologia per la quale viene richiesto l'intervento sia trattabile o non (con le relative conseguenze), o sia una condizione di crampi o no.
Per quanto riguarda invece le patologie considerate trattabili e non trattabili si rimanda alla lettura delle carte federali delle "regole di tennis" appendice F.I.T.
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