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Non tutte le statistiche sono uguali: alcune hanno un impatto importante su chi vince o chi perde una partita, altre no. Conoscerle significa canalizzare le energie e il tempo durante gli allenamenti per migliorare gli aspetti davvero cruciali e tralasciare quelli ininfluenti. Ma quali sono?
di Craig O’Shannessy | 14 agosto 2020
Andiamo dritti al punto. Ora che da un po’ si può tornare a giocare a tennis tutti noi abbiamo un obiettivo unico: vincere più partite.
Dopo un lungo stop, ci sono molte cose su cui bisogna mettersi a lavorare (servizio, risposta, gli scambi, l’attacco…), così c’è bisogno di massimizzare il tempo che spendete allenando i vari aspetti del gioco. Quella che serve è una road map che vi assicuri di usare il vostro tempo, le vostre energie e i vostri soldi nel modo più saggio e utile.
Quindi, che cos'è importante davvero per vincere? Ottima domanda. Eppure è estremamente importante conoscere la risposta a un’altra domanda chiave e speculare: che cosa è meno importante per vincere?
Quando analizzi ed esamini le statistiche del vincitore di un match comparandole con quelle di chi ha perso, quali dati sono simili per entrambi? Quali risultano praticamente identici tra vincitore e sconfitto?
Ho la risposta. Una volta, al Roland Garros, ho preso in esame 17 statistiche riguardanti il vincitore di un match mettendole affianco alle stesse dello sconfitto. Volevo capire in quali il vincitore aveva fatto molto meglio dell’avversario e soprattutto quali si equivalessero senza avere così un effetto reale sul risultato finale.
Le 17 statistiche che ho preso in considerazione sono queste:
Quale di questi dati influisce meno sul risultato del match? E di conseguenza su quali di questi aspetti dovreste spendere meno tempo? Ecco la risposta.
La metrica meno importante in funzione del risultato finale, quella che meno ha creato vantaggi al vincitore sullo sconfitto, è la velocità media della prima palla di servizio. Analizzando più risultati, lo è stata sia tra i maschi che tra le donne.
La velocità media della prima palla di servizio, nei match maschili considerati, è stata pari a 181,8 km/h per i vincitori e 180,9 km/h per gli sconfitti. Tra le donne, rispettivamente 155,3 km/h e 154,7 km/h. Chi ha vinto e chi ha perso ha servito la prima palla più o meno alla stessa velocità media.
Qual è la morale di tutto questo? Che se volete cominciare a vincere più match, non pensate che aggiungere 15-20 km/h in più alle vostre prime palle di servizio (a patto che questo vi sia fisicamente possibile) faccia questa grande differenza.
Porre attenzione ed energie su un aspetto così insignificante del gioco non vi aiuterà a vincere più partite.
Non provare ad aggiungere velocità al tuo primo servizio. Non allenarti per cercare di mettere a segno più ace.
Ci sono aspetti molto più impattanti. Per esempio, le statistiche riguardo alla strategia (per esempio punti vinti da fondocampo, punti vinti a rete, colpi vincenti) hanno un impatto ben maggiore.
Ricordate: fare ricerche e ragionamenti come questi, e di conseguenza pianificare i vostri sforzi durante gli allenamenti, può avere un impatto notevole sul numero delle partite che vincete rispetto a quelle che perdete.
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