

Ecco come funziona la regola della violazione di tempo. E le differenze tra le gare amatoriali e quelle dei circuiti dei professionisti. 20, 90 e 120 sono i tre numeri da ricordare, scopriamo insieme perché...
19 agosto 2020
LA SITUAZIONE
Francesco sta giocando una partita di singolare contro Renato.
Sul punteggio di 30-30, Renato, che è il servitore, si attarda perché sta aggiustando il grip della sua racchetta. Dopo 20 secondi non è ancora pronto per servire.
Una differenza sostanziale la troviamo con il tennis a livello internazionale, il quale da poco ha modificato questa regola, imponendo una conseguenza diversa se chi commetta la violazione di tempo sia in quel momento il ricevitore o il servitore.
Se fosse il ricevitore, la regola che si applica è la stessa descritta prima; invece se fosse il servitore, dopo il primo "avvertimento" (che resta uguale), le successive violazioni determineranno la perdita del singolo servizio. Per esempio, se Renato avesse già ricevuto un avvertimento precedentemente nella partita, e adesso fosse in procinto di servire la prima palla di servizio sul punteggio di 30-30, in caso di violazione di tempo la sanzione sarebbe la perdita di quel servizio (la prima palla di servizio) e quindi si troverebbe a dover servire direttamente la seconda palla di servizio.
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