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Tattica e mental game

Avversario imprevedibile? Affrontalo così

Nel padel capita di trovarsi di fronte dei rivali dal gioco imprevedibile. Grazie a doti tecniche molto (o molto poco) sviluppate riescono a far saltare gli schemi tattici, inventando soluzioni poco convenzionali. Quando succede bisogna mantenere la calma, osservarli con attenzione e provare a togliergli l’iniziativa. Ecco come fare

di | 05 febbraio 2022

Prendere lezioni con un insegnante qualificato è uno step importantissimo per approfondire la conoscenza del padel, perché ci sono tanti passaggi – come le posizioni e l’utilizzo delle pareti – che è importante assimilare in fretta, per evitare di complicare ulteriormente un gioco che se interpretato come si deve richiede già buone capacità tattiche. Tuttavia, non è detto che conoscere a menadito posizioni, tattica, attacco e difesa sia sempre sufficiente, perché durante un incontro può cambiare tutto. Basta trovarsi di fronte un avversario imprevedibile, che gioca senza seguire il manuale, e saltano tutti gli schemi.

Solitamente i giocatori imprevedibili lo sono per due motivi: o grazie a una gran tecnica e a una visione tattica fuori dalla media, come accade fra i big a due fenomeni quali Juan Martin Diaz e Sanyo Gutierrez, oppure per l’esatto contrario. A tutti è capitato almeno una volta di affrontare un giocatore che al primo impatto pare poco pericoloso, con una tecnica da rivedere e una meccanica dei colpi tutt’altro che invidiabile, ma durante l’incontro si rivela terribilmente difficile da fronteggiare, perché inventa soluzioni non convenzionali che risultano molto efficaci, e sparigliano le carte a chi si trova dall’altra parte della rete.

Per i motivi appena citati, affrontare un giocatore imprevedibile non è per niente semplice, e richiede una buona quantità di pazienza. La prima regola è di evitare di giocare esclusivamente sul suo compagno: adattare il proprio gioco in funzione degli avversari è corretto, stravolgerlo per evitare certi (potenziali) problemi lo è meno. Anche perché, nel caso in cui le difficoltà arrivino da un rivale che gioca un padel non convenzionale, le situazione è meno problematica di quanto possa apparire inizialmente.

Il fatto che il rivale abbia una preparazione tecnica che lascia a desiderare, infatti, significa che difficilmente nel suo padel ci sarà grande varietà. Le soluzioni che possono sembrare imprevedibili, in realtà per lui sono il pane quotidiano, quindi una volta intercettate certe abitudini (possono bastare tre game, se giocati con intelligenza) il compito di contrastarlo risulterà meno difficile del previsto. L’importante è mantenere la calma nelle prime fasi dell’incontro, e prestare attenzione al suo gioco invece di perdere la pazienza, così da analizzarlo e capire come agire di conseguenza.

Un giocatore simile, di solito, può avere la tendenza a colpire al volo più di quanto dovrebbe, utilizzando soluzioni come la volèe alta di rovescio (che nel padel andrebbe dimenticata) piuttosto di lasciarsi scavalcare dalla palla. Una scelta tattica che alla lunga non funziona, e permette al rivale di intuirne le intenzioni. Diventerà più semplice capire quando è il momento di prendere la rete, spostandosi in avanti solo quando la palla avrà effettivamente scavalcato il rivale.

La situazione diventa più complicata quando l’imprevedibilità dell’avversario è data da grandi doti tecniche, che nel padel non sono alla base del successo ma possono aiutare, specialmente lontano da certi livelli. Perché il giocatore tecnico sa inventare soluzioni che per molti risultano difficili anche solo da pensare, oppure trovare degli spazi invisibili a compagno e avversari. Anche in questo caso è bene mantenere la calma, e prendere le decisioni giuste.

Visto che il rivale molto tecnico riesce a sfruttare il suo vantaggio soprattutto nella fase offensiva, di conseguenza sembra doveroso inventare qualcosa di diverso in fase difensiva, per evitare di perdere un punto dopo l’altro. Sbagliato. In questi casi l’obiettivo non deve essere difendere meglio (o non solo), bensì togliere all’avversario la possibilità di attaccare, perché è in quella situazione di gioco che si sente a suo agio e sa come fare male. Non sarà sempre possibile, ma invece che cercare una risposta ai suoi punti forti è necessario provare a individuarne i punti deboli, e cercare di aggredire il più possibile per evitare di lasciargli l’iniziativa, altrimenti la sconfitta risulterà inevitabile.

Ribaltare l’equilibrio, invece, obbligherà l’avversario a giocare un padel nel quale con buona probabilità risulta meno efficace, perché non può utilizzare le proprie armi come vorrebbe, quindi si trova costretto a cercare altre soluzioni. A quel punto, in mezzo a tante certezze inizia a comparire qualche dubbio, la trama tattica degli scambi si complica e la superiorità tecnica del rivale non è più un problema.


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