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Tattica e mental game

La lezione di Beltrame: nel tennis conta il gruppo

Non è un concetto applicabile soltanto alla Coppa Davis. Il tennis, anche se resta uno degli sport individuali per eccellenza, vive anche di un forte spirito di squadra. Che ognuno di noi può cercare e trovare nei propri club, allenandosi ogni giorno con amici e compagni

di | 02 dicembre 2021

Il tennis è uno sport individuale? Certo, nella maggior parte dei casi. Ma ci sono momento durante l'anno in cui diventa uno sport di squadra. Per esempio, gli atleti professionisti di alto livello sono abituati a viaggiare tutto l'anno con i loro staff, formando di tanto in tanto dei gruppetti di lavoro.

Ma poi arriva la Davis, e allora arriva anche un momento di unione altrimenti impossibile durante gli eventi del circuito. Proprio in questi momenti, si vede quanto i ragazzi siano disponibili ad aiutarsi l'un con l'altro, dentro e fuori dal campo. Creando quello spirito di gruppo tanto importante in questi casi.

  • Lo stesso discorso che vale per la Davis, vale ogni singolo giorno dell'anno per tutti gli allievi dei circoli e delle accademie. Quando ci si va ad allenare non si è mai soli, ci si allena con qualcuno e a quel qualcuno - che sia giocatore o istruttore - bisogna trasmettere entusiasmo per quello che si sta facendo. Bisogna contribuire all'entusiasmo generale del gruppo.
  • Un giocatore che si presenta all'allenamento per fare bene, fa soltanto una parte del suo dovere, non tutto. L'altra parte, che non bisogna mai dare per scontata, è quella di presentarsi all'allenamento per aiutare gli altri a dare il massimo. Se cresco io, devono crescere anche gli altri, e viceversa: si crea un circolo virtuoso.
  • In definitiva è una questione di responsabilità. Non dobbiamo pensare solo a noi stessi, ma dobbiamo sapere che siamo responsabili anche per il buon andamento del gruppo, affinché tutti coloro che ci stanno attorno crescano con noi.
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