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Nel padel la tattica è alla base di ogni possibilità di successo: bisogna essere bravi non solo a studiare le soluzioni migliori per esaltare i punti forti della propria coppia, ma anche a saper cambiare certe abitudini a seconda del gioco degli avversari. Obiettivo: portare i rivali fuori dalla loro confort zone
di Marco Caldara | 17 febbraio 2022
Ad alti livelli, e a un occhio meno esperto, a volte il padel più sembrare un gioco di tecnica e potenza, perché i campioni che osserviamo in tv sono in grado di chiudere i punti con soluzioni spettacolari, che finiscono dritte negli highlights cliccatissimi sui social. Tuttavia, il padel rimane soprattutto un gioco di tattica, nel quale è importante non solo applicare bene certi schemi, ma anche saper cambiare alcune abitudini a seconda di chi ci si trova di fronte.
Una coppia può anche essere superiore a quella avversaria, ma se gli schemi che fanno spesso la fortuna dell’una non danno fastidio all’altra, difficilmente il risultato sarà positivo. Per questo, non solo è importante scendere in campo con le idee chiare, o comunque sfruttare i primi game della partita per studiare gli avversari e capire quali soluzioni attuare e quali invece lasciare da parte, ma lo è altrettanto la capacità di sapersi adattare nel corso di un incontro, modellando il proprio gioco a seconda di ciò che serve per portare a casa il match.
Se gli avversari risultano particolarmente bravi in certe situazioni di gioco, bisogna provare a portarli fuori dalla loro confort zone, confrontandosi a ogni occasione utile (ai cambi di campo, o anche fra un punto e l’altro) per individuare l’assetto tattico in grado di spostare gli equilibri.
Avere un piano tattico dipende da due fattori. Il primo è il proprio stile di gioco: prima ancora di studiare gli avversari per individuarne punti forti e punti deboli, è necessario fare lo stesso con sé. Bisogna armarsi di umiltà e capire in quali fasi di gioco e in quali zone del campo si riesce a essere più e (soprattutto) meno incisivi, quindi giocare per fare in modo di esaltare ciò che funziona meglio e limitare ciò che invece risulta meno efficace.
C’è un tipo di palla sulla quale si fa fatica a essere efficaci? L’obiettivo deve essere quello di giocarla il meno possibile, cercando di evitare di trovarsi in quella situazione. Non sarà sempre possibile, perché è probabile che anche gli avversari si accorgano di tale debolezza e facciano di tutto per farla pesare, ma un conto è dover giocare una soluzione scomoda tre volte in ogni scambio, un altro è due volte per game. Quindi, sulla base del proprio stile di gioco va costruito un piano tattico efficace, che ha l’obiettivo di portare gli avversari a giocare un certo tipo di palle destinate a creare vantaggio a chi sta dall’altra parte, e non viceversa.
A dirsi è facile, a farsi un po’ meno, specialmente quando la situazione di punteggio è delicata. Ma anche questa capacità si può allenare, per prenderci l’abitudine ed evitare di trovarsi costretti a improvvisare nel corso di una partita. Non è mai una buona idea.
Il secondo fattore che governa un piano tattico è la capacità di adattarsi al gioco degli avversari, trovando all’occorrenza un piano B o un piano C. Il che non vuol dire estremizzare il piano A, ma cercare di cambiare certi schemi per togliere sicurezze ai rivali.
Un esempio banale: se un giocatore si trova particolarmente bene a contrattaccare con palle basse, ma ha di fronte due avversari che si attaccano a rete, chiudono bene gli spazi e hanno un buon gioco di volo, non dovrà fare altro che utilizzare di più il globo, in modo da allontanarli dalla zona di campo dove risultano più efficaci. Provare a “sfondarli” da dietro rischia di diventare controproducente, quindi meglio cambiare strategia. E pazienza se ci si trova costretti ad adottare soluzioni meno abituali: a volte, piuttosto che provare a far pesare i punti forti della propria coppia, è più sensato stuzzicare i punti deboli degli avversari.
Importante, dunque, sfruttare le prime fasi dell’incontro per immagazzinare il maggior numero possibile di informazioni sul gioco degli avversari, in modo da individuare le soluzioni che funzionano meglio. Una volta fatto, è bene applicarle con continuità, abituando anche la mente a non dover pensare ogni volta quale colpo eseguire. Verrà tutto automatico, il che aiuta a eliminare le indecisioni.
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