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Nel padel contano tattica, tecnica e preparazione atletica, ma spesso è la forza mentale a fare la differenza. Per diventare buoni giocatori è necessario imparare a non arrendersi mai, ad accettare le difficoltà, a gestire vittorie e sconfitte, e a mantenere la concentrazione senza lasciarsi influenzare dai fattori esterni. Ecco qualche consiglio per migliorarsi
di Marco Caldara | 11 marzo 2022
In un incontro di padel, a qualsiasi livello, sono diversi i fattori fondamentali che possono fare la differenza fra vittoria e sconfitta. Conta la tecnica, ancora di più la tattica, quindi il rapporto col compagno e anche la forza mentale. Saper gestire psicologicamente le fasi di gioco più delicate, continuando a fare le cose giuste anche quando la palla scotta, è una delle qualità più importanti dei grandi giocatori, perché (in qualsiasi sport, non solo nel padel) li differenzia da tutti gli altri.
Una coppia può anche essere superiore tecnicamente rispetto a quella avversaria, avere un piano tattico migliore e magari anche una migliore preparazione atletica, ma se nei momenti delicati smarrisce la bussola è difficile che riesca a portare a casa la partita. Per questo, la forza mentale è determinante per potersi considerare dei buoni giocatori. Non tutti sono portati a tenere i nervi saldi e a reggere la pressione allo stesso modo: a qualcuno viene più naturale, ad altri meno, ma tutto si può allenare. Ecco come.
MAI ARRENDERSI
Capita a tutti: a volte durante un incontro, quando le cose si mettono male, c’è soltanto voglia di fuggire dalla partita, terminarla il prima possibile, dimenticare la giornata storta a lasciare spazio ad altri pensieri. Ma non c’è niente di più sbagliato. In campo bisogna allenare anche la capacità di lottare, di soffrire, di crederci, di mantenere un buon rapporto col compagno anche quando sembra non esserci alcuna soluzione per aggiudicarsi la partita. Dopotutto, una guerra è sempre meglio combatterla in due piuttosto che da soli. Evadere dal match sarebbe troppo facile: bisogna invece imparare a continuare a lottare, punto su punto, provando a proporre le soluzioni adeguate. Non funzionano? Pazienza, fino al match-point vincente c’è sempre una piccola speranza, e bisogna rincorrerla. In più, quando non si vince si può comunque imparare. Ogni incontro rappresenta un’opportunità per crescere e migliorare. Anche le sconfitte più severe.
PENSA AL GIOCO, NON AL RESTO
In certe giornate capita di passare l’intera partita a lamentarsi di questo o di quello: le palline che rimbalzano poco, i fari che sembrano sempre posizionati nel posto perfetto per farci sbagliare uno smash, la pala che non risponde ai comandi, il compagno che sbaglia troppo, i rumori, le condizioni atmosferiche e tanto tanto altro. Qualsiasi cosa diventa la scusa per un punto perso, ma non c’è niente di più sbagliato. In primis perché le ragioni sono sempre altre, e poi perché sono tutte energie mentali sprecate inutilmente. Meglio provare a isolarsi da tutto ciò che ci circonda, e concentrarsi soltanto sulla partita. Le condizioni esterne influenzano tutti, e nel 99% dei casi a portare a casa la partita è chi risulta più bravo a non dargli troppo peso.
L’AVVERSARIO NON CONTA
Un altro aspetto importante è imparare a non lasciarsi influenzare dal livello della coppia che si trova dall’altra parte della rete. Chi sono non fa differenza: possono essere i numeri uno del mondo, oppure due avversari che non hanno ancora grande dimestichezza col padel, ma ciò che conta è sempre scendere in campo con la giusta mentalità, e provare a fare il proprio gioco. Sentirsi battuti in partenza non farà altro che generare una sconfitta, mentre sentirsi vincitori ancor prima di iniziare il confronto può creare problemi. Si finisce per scendere in campo senza la dose ideale di concentrazione, e trovarla col passare dei minuti non è sempre facile. Si può perdere, si può vincere, ma per un giocatore non c’è sensazione peggiore che terminare un incontro sapendo che avrebbe potuto (o dovuto) dare molto di più.
ACCETTA LE DIFFICOLTÀ
“Perché non posso sempre giocare così?”. Quante volte abbiamo sentito o pronunciato questa frase? Centinaia. Ci sono giorni in cui tutto funziona alla perfezione, e un giocatore si sente onnipotente. Ma generalmente sono molto pochi, e bisogna sempre averlo ben presente. In tutte le altre giornate è necessario arrangiarsi con quello che c’è, e provare a farlo fruttare nel migliore dei modi. In più, è importante saper continuare con una mentalità positiva anche dopo degli errori banali. Può capitare di regalare un punto o un game, ma non per questo bisogna quindi regalare un set o una partita. Sbagliare capita, a tutti. Ma c’è sempre un modo per rimediare. Basta guardare i professionisti: non si perdono mai d’animo, cercando sempre una soluzione. Belasteguin è l’esempio ideale: non è il più migliore tecnicamente, non è il più forte fisicamente, non è tanto altro. Ma la sua enorme forza mentale (e la fame di continuare a migliorarsi, anche a quasi 43 anni) l’ha reso il più vincente di sempre.
IMPARA A GESTIRE VITTORIE E SCONFITTE
Ottenere la forza mentale che permette di affrontare sempre gli incontri al cento per cento non è facile. Servono lavoro quotidiano, impegno, vittorie e sconfitte. È importante saper gestire anche quelle. Dopo un successo non bisogna sentirsi arrivati, perché lo scivolone è sempre dietro l’angolo. Mentre dopo una sconfitta non bisogna abbattersi troppo. Nello sport il 99% degli atleti perde ogni settimana, e perdere non vuol necessariamente dire fallire. Dalle sconfitte si può imparare tanto, analizzando cosa ha funzionato e cosa no, e ponendosi piccoli obiettivi da inseguire negli incontri successivi. Raggiungerli servirà a prendere fiducia, altra parola chiave per costruire una mentalità forte, fondamentale per essere in grado di affrontare e superare gli ostacoli che si incontrano durante un incontro.
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