

Non è uno dei colpi più semplici, ma nel padel la volèe tagliata (“cortada” per gli spagnoli) può essere fra le soluzioni più efficaci, specie di diritto. Perché obbliga gli avversari a difendere una palla complessa, che rimbalza poco. Ecco gli aspetti da considerare per renderla sempre più pericolosa
di Marco Caldara | 12 febbraio 2022
Nel dizionario del padel è definita la “volea cortada”, ma nella traduzione dallo spagnolo all’italiano è necessario fare attenzione per non lasciarsi ingannare. Verrebbe infatti da pensare che si tratti della volèe smorzata, buona soluzione da utilizzare per cogliere di sorpresa gli avversari, specialmente quando ci si trova nei pressi della rete mentre la coppia rivale è in posizione difensiva, dietro la linea del servizio. In realtà, invece, il termine “cortada” non ha nulla a che vedere con corto ma si riferisce alla volèe tagliata, con effetto backspin.
Una soluzione non semplice specialmente per i giocatori alle prime armi, ma molto utilizzata quando il livello sale, soprattutto di diritto. Perché permette di imprimere alla pallina un effetto che la renderà molto difficile da difendere, in particolare dopo il rimbalzo sulla parete di fondo. L’obiettivo è proprio quello: creare al rivale una grande difficoltà, giocando una palla profonda che dopo l’impatto sul vetro difficilmente percorre troppa strada, e obbliga quindi a una difesa molto molto complessa.
Nell’eseguire questo tipo di volèe, è importante tenere in considerazione l’altezza dell’impatto con la pallina. Se l’impatto avviene troppo in basso, molti centimetri sotto il livello della rete, diventa complicato eseguire il colpo desiderato, e con buona probabilità la pallina terminerà in rete. Stesso discorso quando la palla è eccessivamente alta: diventerà complicato eseguire la volèe cortada con la giusta efficacia, e c’è il rischio che dopo l’impatto col vetro il rimbalzo trasformi la pallina in un assist per gli avversari. Quando la palla è sopra a una certa altezza (che dipende anche dalla statura di chi gioca) sempre meglio affidarsi ad altre soluzioni, come la bandeja.
Altro aspetto da tenere in considerazione è la velocità del colpo: più è alta, più c’è il rischio di colpire direttamente il cristallo. La volèe tagliata è un colpo da eseguire a velocità bassa o moderata, anche perché solitamente nel padel (fatta eccezione per i giocatori che vediamo in televisione) la potenza è inversamente proporzionale alla precisione, quindi trovare profondità a velocità molto elevate risulta complesso anche per i giocatori più esperti. In più, visto che l’obiettivo è imprimere un buon effetto alla pallina, dare sia rotazione sia velocità, con un colpo simile, è praticamente impossibile.
Oltre agli aspetti basilari, nell’esecuzione di una buona volèe cortada, che è consigliato indirizzare verso la zona di campo dove non sono presenti gli avversari (quindi spesso e volentieri al centro, in modo che dopo l’impatto sul cristallo la pallina possa cadere subito a terra), è bene considerare altri tre fattori. Eccoli:
- ATTENZIONE AL GOMITO
Nell’esecuzione della volèe tagliata, il gomito del braccio col quale si impugna la pala ha un ruolo molto importante. Infatti, nel momento dell’impatto spetta al gomito il compito di spostarsi verso il basso, in modo da “schiacciare” la palla e fare in modo che esca con la minor altezza possibile dopo aver impattato sul cristallo di fondo. Un fattore dal quale dipende un buon 90% della buona riuscita del colpo.
- LA PALA DEVE ESSERE APERTA
Al momento dell’esecuzione di una volèe cortada la faccia della pala deve essere aperta, per fare in modo che la pallina “scivoli” sul piatto, così da ricevere l’effetto desiderato. Non a caso, molti modelli presentano del grip sulle due facce, che ha proprio la funzione di aiutare il giocatore a imprimere effetti alla pallina. Basterà sentire il suono dell’impatto per capire se l’esecuzione è stata fatta nel modo giusto: un suono più secco indica una palla colpita un po’ troppo piatta, mentre un suono più “imbottito” è sinonimo di una buona volèe cortada. Anche se il responso finale spetta sempre alla difficoltà arrecata agli avversari.
- COME TENERE IL BRACCIO
Per eseguire una buona volèe cortada il braccio non deve essere troppo rigido, altrimenti diventa difficile imprimere alla pallina l’effetto desiderato, ma nemmeno troppo piegato, altrimenti il colpo risulterà meno profondo del previsto. Ogni giocatore ha i suoi parametri, ma in generale è bene che al momento dell’impatto l’angolo fra braccio e avambraccio sia in una posizione intermedia fra i 90 e 180 gradi.
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