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Tattica e mental game

Mental coach: impariamo a espirare all'impatto

Si può allenare, la respirazione? Sì, assolutamente. Si può allenarla prima e dopo il match, momenti in cui è utile per preparare la partita o per recuperare dopo lo sforzo. Ma anche durante l'incontro ci sono dei momenti in cui possiamo mettere un'attenzione particolare al nostro respiro

di | 14 gennaio 2023

Si può allenare, la respirazione? Sì, assolutamente. Si può allenarla prima e dopo il match, momenti in cui è utile per preparare la partita o per recuperare dopo lo sforzo. Ma anche durante l'incontro ci sono dei momenti in cui possiamo mettere un'attenzione particolare al nostro respiro. Vediamo quali sono e come fare per curare questo aspetto così importante.

  • Un primo momento utile per curare la nostra respirazione è il cambio di campo. Possiamo aiutarci mettendoci un asciugamano sul volto, in modo da isolarci totalmente dal contesto. E dunque rilassarci o attivarci, a seconda di quello che ci serve in quel momento. In particolare, usare una respirazione diaframmatica è utile per ossigenare il corpo.
  • Un secondo momento è quando termina il punto. Se ci sentiamo molli, poco attivi, possiamo respirare in maniera alta, veloce. 
  • Un terzo momento è durantelo scambio, quando avviene l'impatto. Quando sentite che un giocatore emette dei suoni all'impatto, è perché si sta aiutando nella respirazione. Può essere una buona strategia per 'ricordare' a se stessi di respirare e dunque di ossigenare il corpo.
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