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Può sembrare un consiglio banale, eppure nel padel diventa fondamentale. Tenere sempre gli occhi sulla palla permette in primis di mantenere la concentrazione, ma anche di essere più reattivi, muoversi meglio in campo e ridurre quindi il rischio di sbagliare
di Marco Caldara | 21 luglio 2022
Chiunque abbia messo piede per la prima volta su un campo da padel si è reso conto che in fondo si tratta di un gioco semplice, di logica. Ma quando si prova a superare la fase ludica per provare a salire di livello ponendosi ambizioni sempre più importanti, la questione si complica parecchio. Servono tecnica, tattica, forza mentale, ordine e tante altre componenti, necessarie per giocare un buon padel. Alcune arrivano col tempo e l’abitudine, mentre su altre si può provare a bruciare le tappe.
Un consiglio che tutti i coach danno è quello di tenere sempre gli occhi sulla palla, in qualsiasi situazione, anche quando non si è direttamente coinvolti in quel preciso frangente dello scambio. Tenere gli occhi sulla palla è in primis un modo per mantenere la concentrazione, restando sempre vigili. Ma aiuta anche a imparare a leggere il gioco, a studiare come colpiscono la palla gli avversari e dove va la palla. Quindi si riesce automaticamente a migliorare la propria posizione in campo, e pian piano anche ad anticipare la giocata degli avversari, il che si trasforma automaticamente in un vantaggio importante.
Tenere sempre gli occhi sulla palla permette di essere pronti a intervenire in qualsiasi momento, quindi aiuta a commettere meno errori. Quante volte a un giocatore capita di correre spalle alla palla per cercare di arrivare su un globo? È normale, ma perdere di vista la palla renderà tutto più complicato. C’è il rischio di lasciarsi sorprendere dal rimbalzo, quindi di dover correggere in extremis la propria posizione. Ma tutto ciò può costare quel frangente di secondo di tempo che impedisce di giocare nel modo corretto, quindi difficilmente il colpo sarà quello desiderato. Per questo, il buon giocatore è (anche) quello che impara a muoversi in campo con l’obiettivo di non perdere mai di vista la pallina, in nessuna situazione.
Non è sempre possibile, ma spesso sì. Per questo è consigliato imparare a farlo, a maggior ragione per i giocatori meno abituati, per i quali certe dinamiche (in particolare i rimbalzi sulle pareti) devono ancora essere pienamente assimilate. Tenere gli occhi sulla palla permette di capire dove andrà a rimbalzare, se lo farà sulla parete laterale o su quella di fondo (o entrambe), perciò permette di trovare sempre una posizione migliore in campo, quindi sostanzialmente di giocare meglio. Può sembrare banale, ma non lo è affatto.
Un altro momento fondamentale nel quale è bene tenere gli occhi sulla palla e nella fase di impatto. Il giocatore tende a concentrarsi sul colpo, ma non appena impatta la palla la sua attenzione si sposta immediatamente sulla zona di campo nella quale intende mandare la pallina, con la speranza che ci finisca veramente. Seguire la palla al momento dell’impatto, giusto per una frazione di secondo in più, aiuta a controllare meglio il colpo e la coordinazione. E soprattutto permette di capire come mai, nel caso di un errore, l’errore stesso sia stato commesso. Un passaggio importante, perché aiuta a risolvere il problema e quindi a limitare gli errori.
Spostare immediatamente lo sguardo nel campo avversario, invece, porta con sé il rischio di perdere la concentrazione nel momento chiave. Spesso, osservando i giocatori di punta, è facile notare come abbiano la tendenza a “mirare” la palla con la mano non dominante prima di colpire. Questo gli permette proprio di mantenere la concentrazione e la coordinazione, riducendo il rischio di commettere errori.
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