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ATP52, le stats di fine anno: l'Italia comanda anche qui

Jannik Sinner, numero 1 del mondo, è numero 1 anche in due graduatorie di fine stagione: quella del maggior numero di vittorie e di titoli vinti (rispettivamente, 73 e 8) e quella della gestione dei momenti chiave

27 novembre 2024

Indovinate chi è l'unico giocatore che è presente in tutte le statistiche di rendimento del 2024? Facile, è lui. Jannik Sinner, numero 1 del mondo, è numero 1 anche in due graduatorie di fine stagione: quella del maggior numero di vittorie e di titoli vinti (rispettivamente, 73 e 8) e quella della gestione dei momenti chiave. Ma l'altoatesino è anche presente ai primi posti dei ranking di servizio e risposta.

Entriamo nel dettaglio. Jannik ha vinto più di ogni altro, in questa stagione, e con 8 titoli ha doppiato Carlos Alcaraz. Un dato che fa impressione, considerato che parliamo dei protagonisti della nuova grande rivalità del tennis mondiale. Anche parlando di singole partite vinte, le 73 di Sinner sono una cifra davvero importante, con un finale di percorso che ha portato l'azzurro a staccare Alexander Zverev, a lungo appaiato durante l'anno.

Nel ranking dei momenti chiave (palle break, palle set, match-point), Sinner è in vetta e non poteva essere altrimenti. La sensazione di trovarsi di fronte a un fenomeno, quando il punto scotta, era già ampiamente supportata dai fatti. Con le statistiche ufficiali si entra semplicemente nel dettaglio.

Jannik vanta un 42,3 per cento di palle break trasformate, dietro solamente a Medvedev (44) e Alcaraz (42,7). Ma l'azzurro è nettamente il migliore se parliamo di palle break salvate: 73,7 per cento. Dato di enorme importanza. L'attuale numero 1 Atp è inoltre secondo (dietro a Jordan Thompson) come percentuale di tie-break vinti, ma il suo 75 per cento, a quel livello, vale tantissimo.

Jan, come detto, è presente anche nei top 10 al servizio (5° posto), con Matteo Berrettini terzo e Alexander Zverev come leader. E pure in risposta, dove si piazza al terzo posto dietro a De Minaur e Alcaraz. L'Italia ormai comanda ovunque.

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