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ATP52, Sinner inarrivabile quando è 'under pressure'

Jannik trasforma il 42 per cento di palle break (meglio di lui De Minaur, Medvedev e il sorprendente Machac), ma soprattutto salva il 72,5 per cento di occasioni che capitano ai suoi avversari per strappargli il servizio

29 gennaio 2025

Non è un segreto. Al contrario, è qualcosa di visibile 'a occhio nudo'. Ma se poi le statistiche confermano, tanto meglio. Nessuno, meglio dell'attuale numero 1 del mondo Jannik Sinner, sa interpretare le situazioni più difficili, quelli che riuniamo sotto le parole 'momenti chiave', oppure - in inglese - 'under pressure rating'.

Jannik trasforma il 42 per cento di palle break (meglio di lui De Minaur, Medvedev e il sorprendente Machac), ma soprattutto salva il 72,5 per cento di occasioni che capitano ai suoi avversari per strappargli il servizio. Un numero enorme, considerata la pressione di quelle situazioni. Non è un caso che il secondo della graduatoria - il francese Giovanni Mpetshi Perricard - sia un bg server capace di togliersi dai guai spesso con un solo colpo.

Avanti: Sinner è secondo nel ranking dei tie-break vinti, con il 79,4 per cento, ma in questo caso il migliore è Jordan Thompson, che ha giocato decisamente meno partite e senza dubbio a un livello inferiore. Se prendiamo i rivali di Jannik, il solo Medvedev è fra i top 10, al sesto posto. Infine, i successi al set decisivo: in questo caso l'altoatesino chiude con il 66,7 per cento, restando dietro addirittura a sei avversari. Ma il punto è un altro: Jannik - anche contro i top 10 - ormai del set decisivo non ha più bisogno. Perché vince prima.


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