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Il ruggito di Berrettini: è in finale a Marrakech!

Nel “Grand Prix Hassan II” in terra marocchina Matteo batte in rimonta l’argentino Navone (n.7): domenica si giocherà il titolo con lo spagnolo Carballes Baena, campione in carica, che ha sconfitto il russo Kotov

di | 06 aprile 2024

L'urlo di Matteo Berrettini

“The hammer” è tornato, finalmente! Dopo un anno e mezzo Matteo Berrettini è di nuovo in una finale nel circuito maggiore. Il tennis dell’azzurro non è ancora quello dei giorni migliori ma la voglia di giocare e competere è pazzesca. Al “Grand Prix Hassan II” (ATP 250 - montepremi 579.320 euro) sulla terra rossa di Marrakech, in Marocco, il 27enne romano, n.135 ATP, in tabellone con il ranking protetto, in semifinale ha battuto in rimonta per 67(4) 63 62, dopo quasi due ore e tre quarti di lotta, l’argentino Mariano Navone, n.60 ATP e settima testa di serie.

Berrettini domenica si giocherà il titolo con lo spagnolo Roberto Carballes Baena, n.64 ATP, campione in carica, che ha regolato per 64 62, in un’ora e 39 minuti di gioco, il russo Pavel Kotov, n.68 del ranking (che dopo aver eliminato al secondo turno Cobolli, n.63 ATP ed ottava testa di serie, nei quarti aveva stoppato la corsa anche di Fognini, n.100 ATP, promosso dalle qualificazioni). Per 31enne di Tenerife sarà la terza finale in carriera: le prime due - Quito 2018 ed appunto Marrakech 2023 - le ha vinte.

Per Matteo sarà invece la 13esima finale (la prima ad un anno e mezzo di distanza da Napoli, ad ottobre del 2022): 7 i trofei già messi in bacheca, il più recente al Queen’s nel 2022.

L’azzurro è in vantaggio per 2-1 nel bilancio dei precedenti ed ha vinto l’ultimo confronto, disputato negli ottavi a Napoli nel 2022, ma i due non si sono mai affrontati sulla terra.

Matteo Berrettini esulta

Il match. Tra l’azzurro ed il 23enne di Partido di Nueve de Julio non c’erano precedenti. Matteo parte bene nel primo set ma non sfrutta due palle-break nel secondo gioco.

E nel quinto, dopo aver avuto due chance di restare avanti nel punteggio, alla prima palla-break cede la battuta sotterrando in rete la più semplice delle volée di diritto (3-2).

L’argentino conferma il vantaggio (4-2), l’azzurro resta in scia anche se deve recuperare da 0-30 (4-3). Nel decimo game, però, Berrettini si procura due palle-break e gli basta la prima - diritto inside-out e diritto incrociato a chiudere - per riaprire il set (5-5).

Nel dodicesimo gioco l’argentino annulla un set-point al termine di uno scambio massacrante e a decidere è il tie-break. L’azzurro prende un mini-break di vantaggio (3-2) ma poi dal 4 pari perde tutti gli ultimi tre punti con Navone che chiude per 7 punti a 4 con la combinazione servizio-diritto.

Matteo però non molla e strappa la battuta al suo avversario nel terzo gioco del secondo parziale confermando poi il vantaggio (3-1). Nel sesto game Berrettini cancella la palla del contro-break (4-2) e poi nel nono manca tre set-point ma sul quarto il sudamericano va sovra-ritmo ed il suo diritto finisce ampiamente in corridoio (6-3).

Il mood all’insegna del sacrificio per Berrettini prosegue anche nella frazione decisiva: nel secondo gioco, sulla seconda palla-break, al termine di uno scambio taglia gambe il drittone di Matteo sulla riga costringe Navone all’errore (2-0). L’azzurro conferma il vantaggio (3-0), l’argentino muove il punteggio (3-1) ma Berrettini ha troppa voglia di riprendersi la scena e senza concedere più nulla chiude 6-2 al primo match-point. Con un ruggito da paura!

Molto buoni, anche se non eccezionali, i numeri dell’azzurro al servizio: 6 ace e 2 doppi falli, il 76% di prime in campo con il quale ha ottenuto il 77% dei punti ed un 52% di punti vinti anche con la seconda. Ed ha salvato una delle due palle-break concesse.  

Matteo Berrettini (foto Twitter Grand Prix Hassan II)

A Marrakech Berrettini ha eliminato all’esordio il neo kazako Shevchenko, sesto favorito del seeding, al quale ha concesso appena tre game, poi si è ripetuto contro lo spagnolo Munar, n.73 ATP, battuto dopo una battaglia di quasi due ore e mezza: quindi il successo su Sonego, n.61 del ranking e quarto favorito del seeding, ed in semifinale la vittoria in rimonta sull’argentino Navone, n.60 ATP e settima testa di serie. Grazie ai punti conquistati fin qui l’azzurro si è assicurato il ritorno in top cento: virtualmente è n.95 (sarà n.84 in caso di conquista del trofeo).

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