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Sul “rosso d’altura” Matteo, sesto favorito del seeding, supera in due set tirati il greco Tsitsipas, prima testa di serie del torneo, battuto per la prima volta in cinque confronti. Nell’altra semifinale il qualificato francese Halys ha eliminato il tedesco Struff (n.5)
di Tiziana Tricarico | 20 luglio 2024
Terza finale stagionale (seconda sul “rosso”), la 15esima in carriera, per Matteo Berrettini, approdato all’ultimo atto dello “Swiss Open Gstaad”, torneo ATP 250 con un montepremi di 579.320 euro che si sta disputando sulla terra rossa della Roy Emerson Arena della città elvetica.
Il 28enne romano, n.82 del ranking e sesto favorito del seeding, vincitore a proprio a Gstaad nel 2018 del suo primo titolo ATP (e di nuovo finalista nel 2022, stoppato da Ruud), nella sua terza “semi” tra le Alpi svizzere ha battuto per 76(6) 75, in poco meno di un’ora e tre quarti di partita, il greco Stefanos Tsitsipas, n.12 ATP, primo favorito del seeding.
Matteo in versione “the hammer”: per lui 7 ace e nessun doppio fallo, il 79% di prime in campo con il 92% dei punti conquistati oltre ad un 62% di punti vinti anche con la seconda di servizio. Nessuna palla-break concessa ed a referto ci sono ben 27 vincenti a fronte di soli 4 gratuiti (20 contro 10 il bilancio di Tsitsipas).
“Credo che negli anni tutte le finali siano diverse - le parole a fine match di Matteo -: la prima che raggiunsi proprio qui era sicuramente inattesa perché non ero mai andato così avanti e giocavo meglio partita dopo partita fino a vincere il titolo. Questa finale per me è speciale perché sono stato fuori gioco per diverso tempo a causa dei problemi fisici. Tornare qui e ritrovare una finale in un posto così speciale ed importante per me la rende una delle più importanti in assoluto”.
Grande prestazione al servizio ma non solo: “Sono stato estremamente attento nei miei turni di battuta perché sapevo che brekkarlo sarebbe stato complicato, ed infatti ci sono riuscito solo alla fine. Sapevo che la partita poteva girare in qualsiasi momento e che magari nei game in risposta poteva succedere qualcosa. Stefanos è un grande giocatore, sa come mischiare le carte, ma proprio come è accaduto ieri penso di aver giocato meglio nei momenti importanti”.
“Sì il livello è stato molto alto - aggiunge in conferenza stampa -, soprattutto al servizio. Stefanos è stato davvero bravo: quando ho avuto le mie chance in risposta ha servito bene, ha giocato bene. Sapevo che sarebbe stata una partita che alla fine si sarebbe decisa su pochi punti: sono stato bravo nel tie-break e negli ultimi game del secondo set ad essere sempre presente, a non perdere l’attenzione quando andavo a servire. E la prima volta che lo batto e sono davvero contento. Un’altra finale qui a Gstaad, bene così. Fra di noi sempre grandi battaglie ma lui aveva giocato meglio di me in Australia, a Roma, anche se io avevo avuto delle occasioni. Questa volta sono riuscito a batterlo e chiaramente sono molto soddisfatto”.
L’ultimo ostacolo su chiama Quentin Halys, alla sua prima sfida per il titolo nel tour maggiore: “Se è arrivato in finale vuol dire che è il giocatore più forte della parte bassa del tabellone. Mi sento carico, sto giocando bene ma evidentemente anche lui sta giocando bene: sarà una battaglia, anche lui serve molto bene. Ricordo la partita a Piombino tanti anni fa, si giocava sul cemento e non riuscivo a rispondere al suo servizio, spero che domani le cose andranno in maniera diversa…. Ho visto i match che ha giocato in questo torneo ed ha preso sempre più convinzione: sarà difficile ma io mi sento in fiducia, mi sento pronto, quindi proverò a vincere. Gstaad mi regala sempre grandissime emozioni, è sempre un piacere tornare qui”.
Familiar territory ??@MattBerrettini is into his third Gstaad final as he defeats Tsitsipas 7-6 7-5!#ATPGstaad pic.twitter.com/AXANu0mKHO
— Tennis TV (@TennisTV) July 20, 2024