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Berrettini convince a Gstaad: “Mi piacciono l’atmosfera e l’energia…un po’ meno il vento!”

Sul “rosso d’altura” Matteo (n.6) supera in due set l’argentino Cachin, campione in carica. Eliminato invece Napolitano che perde la maratona contro il qualificato brasiliano Hide. Al secondo turno anche Fognini, che mercoledì affronta il peruviano Varillas

di | 16 luglio 2024

Matteo Berrettini esulta (foto Getty Images)

Esordio molto convincente per Matteo Berrettini nello “Swiss Open Gstaad”, torneo ATP 250 con un montepremi di 579.320 euro che si disputa sulla terra rossa della Roy Emerson Arena della città elvetica.

Il 28enne romano, n.82 del ranking e sesto favorito del seeding, vincitore a proprio a Gstaad nel 2018 del suo primo titolo ATP (e di nuovo finalista nel 2022, stoppato da Ruud), ha battuto al primo turno per 64 76(2), in un’ora e 41 minuti di partita, l’argentino Pedro Cachin, n.110 ATP, campione in carica

Matteo Berrettini esulta

“Innanzitutto sono contento di essere tornato qui dove ho tanti bei ricordi - le prime parole a caldo dell’azzurro -. Non mi aspettavo tutto questo vento: è stato difficile da gestire. Pedro ha fatto molto bene lo scorso anno e gli piacciono queste condizioni. Ho avuto difficoltà soprattutto quando si trattava servire e di rispondere contro vento. Il passaggio dall’erba alla terra non è mai semplice. La partita si è giocata su pochi punti: sono stato lucido nei momenti importanti, soprattutto nel tie-break sono stato bravo a giocare meglio di lui. Io non giocavo da parecchio sulla terra (dal “1000” di Monte-Carlo a metà aprile; ndr), sì mi ero allenato ma era importante giocare match per ritrovare il feeling". 

"Qui ci sono condizioni particolari: si gioca in altura - è molto più alto di Madrid, Kitzbuhel, Marrakech - ed è molto difficile controllare la palla. Ma ho sempre giocato bene qui: ho fatto una vittoria, una finale. Mi piace questo torneo, mi piace la gente, mi piace l’energia. Sono felice di essere al secondo turno”. 

Poi torna per un attimo al derby di secondo turno a Wimbledon perso in quattro set con Sinner: “Tutte le partite servono sempre, soprattutto quelle giocate bene contro il numero uno del mondo. Qiel match è stato un bellissimo momento per il tennis italiano, per lo sport italiano. Peccato solo esserci affrontati così presto, solo ad un secondo turno: però con la mia classifica è così che succede per ora. Spero di essere nuovamente testa di serie nei prossimi Slam. Posso prendere tante cose positive da quella partita e spero di metterle in campo qui”.

Per Matteo 5 ace e un doppio fallo, il 74% di prime in campo con il quale ha portato a casa il 73% dei punti oltre ad un 78% di punti conquistati con la seconda. Ha annullato tutte e tre le palle-break concesse ed ha chiuso con 26 vincenti a fronte di 12 gratuiti (22 contro 8 il bilancio del tennista sudamericano).

Il match. Tra Matteo, ad aprile vincitore a Marrakech del suo ottavo trofeo nel tour maggiore, ed il 29enne di Bell Ville non c’erano precedenti. C'è parecchio vento. Primo set all’insegna dell’equilibrio con un’unica palla-break a fare la differenza: quella nel sesto gioco non sfruttata da Cachin (3-3) e quella nel nono game trasformata invece da Berettini (5-4) che poco dopo incamera il 6-4 con il terzo ace del match, stavolta esterno.

Nel secondo parziale è ancora Matteo il primo ad avere difficoltà nel quarto gioco ma recupera da 15-40 grazie ad una prima robusta e ad un passante di diritto lungolinea al termine di uno scambio durissimo: e poi con una volée di diritto ed un’altra ottima prima completa l’opera (2-2).

Nel game successivo è il romano a mancare una palla-break spedendo largo il diritto incrociato e Cachin mantiene il comando delle operazioni (3-2). Nell’ottavo gioco Matteo è bravo a risalire da 0-30 con quattro punti consecutivi (4-4).

In un set estremamente equilibrato non può che essere il tie-break a decidere. Il punto di svolta è il quarto punto con il doppio fallo commesso dall’argentino che regala il primo mini-break a Matteo (3 a 1) che di slancio allunga (6 a 1) e poi chiude per 7 punti a 2 con un rovescio lungolinea che lascia immobile l’avversario.

Al secondo turno Berrettini troverà dall’altra parte della rete il colombiano Daniel Elahi Galan, 28enne di Bucaramanga, n.142 del ranking. Tra i due non ci sono precedenti.

Stefano Napolitano

Lotta ma non basta Stefano Napolitano. Il 29enne di Biella, n.125 ATP, ha ceduto per 76(4) 57 76(3), dopo una maratona di quasi tre ore e un quarto, al brasiliano Gustavo Heide, n.178 ATP, promosso dalle qualificazioni.

Il match. In quella che è la loro prima sfida il primo set è dominato dai turni di battuta con il brasiliano che raccoglie qualcosina più dell’italiano in risposta (12 punti contro 9). A decidere è il tie-break che Heide domina fin dall’inizio (3 a 0, 5 a 2, 6 a 3) e che poi chiude per 7 punti a 4 al secondo set-point.

Napolitano reagisce centrando il break - il primo del match - in avvio di secondo parziale (1-0): lo difende fino al 4-2 il piemontese che però nell’ottavo gioco rimette in corsa il suo avversario 4-4). Nel decimo gioco Napolitano cancella ben quattro matchpoint (5-5) e poi di slancio è lui a togliere la battuta al suo avversario, addirittura a zero (6-5), con una striscia di sette punti consecutivi. E poco dopo pareggia il conto (7-5).

Napolitano annulla una palla-break nel secondo gioco della frazione decisiva (1-1): fa la stessa cosa Heide nel “fatidico” settimo game (4-3). Nel dodicesimo gioco il piemontese salva altri due match-point (e siamo a sei…) ed è un altro tie-break a decidere: Napolitano resta in scia fino al 4 a 3 per il suo avversario ma poi il brasiliano chiude per 7 punti a 3, al settimo match-point complessivo.

Fabio Fognini (Getty Images)

Al secondo turno è in corsa anche Fabio Fognini. Il 37enne di Arma di Taggia, n.80 ATP e settima testa di serie, vincitore dell’edizione del 2017, dopo il successo in due set su francese Drouguet, n.141 del ranking, proveniente dalle qualificazioni, deve vedersela mercoledì con il peruviano Juan Pablo Varillas, n.162 del ranking, anche lui qualificato. Tra il ligure ed il 28enne di Lima non ci sono precedenti.

La prima testa di serie del torneo è il greco Stefanos Tsitsipas, n.12 ATP, che entrerà in gara direttamente al secondo turno (come tutte le prime quattro teste di serie) affrontando per la prima volta il serbo Hamad Medjedovic, n.122 del ranking.

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