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Nitto ATP Finals: Djokovic batte Hurkacz e tifa Sinner

Il serbo, già sicuro di chiudere la stagione in vetta al ranking (per l’ottava volta), non lo è ancora invece di raggiungere le semifinali a Torino. Per riuscirci ha bisogno che stasera, nell’ultimo match del round robin del “Gruppo Verde”, Jannik (già qualificato) vinca contro Rune…

di | 16 novembre 2023

La stretta di mano a fine match tra Hurkacz e Djokovic (foto Getty Images)

A volte anche vincere può non significare nulla. Novak Djokovic firma il secondo successo nei round robin del “Gruppo Verde” alle Nitto ATP Finals di scena sul veloce indoor del Pala Alpitour di Torino. Ma ci mette un set di troppo: così al serbo potrebbe non bastare per centrare l’ingresso nelle semifinali ed inseguire il record del settimo trofeo al “Masters”.

Nella prima sfida della terza ed ultima giornata dei round robin del "Gruppo Verde" il 36enne di Belgrado (n.1), già sicuro di chiudere la stagione in testa per l’ottava volta in carriera, ha battuto 76(1) 46 61, in due ore e cinque minuti di partita, il polacco Hubert Hurkacz (n.9), subentrato come riserva ma senza poter puntare a nulla dopo il forfait (un po’ tardivo) del greco Tsitsipas. Complimenti, però, al 26enne Wroclaw che ha combattuto comunque fino all’ultimo.

Ad “Hubi” non sono stati sufficienti qualcosa come 24 ace (6 i doppi falli) ed il 58% di prime in campo con il quale ha ottenuto l’85% dei punti (percentuali che risentono comunque del non troppo esaltante terzo set). Djokovic da parte sua ha messo a segno 6 ace contro un solo doppio fallo, il 63% di prime in campo con il quale ha ottenuto il 75% dei punti ma soprattutto è stato infinitamente più incisivo del polacco con la seconda (73% dei punti vinti contro il 36%). Alla fine per il serbo 23 vincenti a fronte di 6 errori non procurati: 37 contro 16 il bilancio del polacco.

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Il serbo ha tutto da perdere, il polacco nulla. Non solo, per essere al sicuro Djokovic deve vincere in due set. Il match. Eloquente 6 a 0 Nole nei precedenti anche se l’ultimo, disputato negli ottavi sull’erba di Wimbledon, era stata una vittoria a dir poco laboriosa. E che l’unico confronto su una superficie similare, la semifinale di Bercy 2021, era stato un’altra battaglia pazzesca. Anche l’avvio di primo set promette bene soprattutto perché “Hubi” serve come un treno (6 ace nei primi due turni di battuta) e “Nole” diventa matto a non poter fare quasi nulla in risposta. Con il passare dei game il numero uno del mondo inizia un fitto “dialogo” con la propria panchina e non sembra esattamente dire che va tutto bene.

Hurkacz da parte sua gioca a braccio sciolto, senza poter pretendere nulla se non un po’ di punti per il ranking e un po’ (tanti) di dollari. Nessuna palla-break ed il tie-break come logica conclusione. Il polacco, perfetto fin qui, sbaglia un diritto tutt’altro che impossibile nel primo punto e in un attimo si ritrova sotto 3-0: combina altri due disastri sempre di diritto (5-0), poi tanto per “par condicio” anche un gratuito di rovescio (6-0). Dopo dieci punti di fila del serbo, Hurkacz torna a vincerne uno (6-1) ma Djokovic chiude per 7 a 1 con una risposta di diritto che costringe il suo avversario all’errore, stavolta non troppo gratuito.

Un recupero di rovescio di Novak Djokovic (foto Getty Images)

Il polacco ritrova la prima di servizio in avvio di seconda frazione: il serbo non riesce a scrollarselo di dosso. Nel quinto gioco arrivano improvvisamente le prime palle-break: sono tre, consecutive ed è Nole ad offrirle. Il numero uno del mondo cancella la prima ma sulla seconda commette doppio fallo permettendo ad Hurkacz di salire 3-2. Il 26enne Wroclaw conferma il vantaggio (4-2): nel settimo game, però, concede due chance per il contro-break (doppio fallo prima e rovescio in rete poi) ma si salva grazie a “san servizio” (5-3). Novak prova a restare in scia (5-4) ma Hubert chiude 6-4, consegnando di fatto all’amico Jannik Sinner il pass per le semifinali (primo italiano ad approdare al penultimo atto in 54 edizioni del torneo).

Djokovic accusa un po’ in colpo non essendo più il solo artefice del proprio destino (inteso come qualificazione alle semifinali). Nel quarto game del set decisivo, però, riesce finalmente a strappare la battuta al polacco grazie ad una risposta di rovescio profondissima (3-1). Nole non si ferma più, strappa una seconda volta il servizio ad Hurkacz e chiude 6-1 con il quinto game di fila. Ora può solo aspettare e sperare.

HURKACZ VERSIONE "NICE GUY", COME SEMPRE

"Novak è il miglior giocatore de mondo, non è mai facile affrontarlo", esordisce Hurkacz in conferenza stampa. Il polacco ha dato una mano a Sinner "consegnandogli" il pass per le semifinali indipendentemente dal risultato del match di stasera tra l'azzurro e Rune.“Jannik si è qualificato da solo vincendo le prime due partite. È un ragazzo fantastico, è sta giocando un gran tennis. Gli auguro di giocare al meglio un altro paio di match qui, anzi tre...".

Il polacco spegne anche qualsiasi polemica su 'tardivo' forfait di Tsitsipas: "Da quello che ho sentito gli hanno detto che avrebbe potuto giocare. Lui ha pensato di potercela fare e di poter vincere, però purtroppo è successo qualcosa all’inizio della partita. È stata una situazione sfortunata per entrambi, anche per lui che si è guadagnato il diritto di giocare qui. Certo a me sarebbe piaciuto disputare un match in più”.

“Sicuramente in questa stagione ho fatto progressi a livello generale, mi sento un giocatore migliore rispetto a due anni fa, anche se  stavolta non sono riuscito a qualificarmi direttamente per le Finals. In ogni caso, è un privilegio per me essere riuscito a giocare di fronte al pubblico italiano”.

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