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La situazione in Russia, dal momento dell'inizio dell'invasione dell'Ucraina, è stata spesso caratterizzata dallo scontro verbale fra esponenti del governo o delle istituzioni da una parte e atleti dall'altra. Ma il punto toccato negli ultimi giorni rappresenta uno step ulteriore, forse un momento di non ritorno
di Cristian Sonzogni | 08 aprile 2024
“Il team dei tennisti russi che vuole partecipare ai Giochi olimpici estivi del 2024 a Parigi dovrebbe essere etichettato come la squadra degli agenti stranieri”. Venerdì scorso, alla vigilia del torneo di Monte-Carlo, il presidente del Comitato olimpico russo Stanislav Pozdnyakov ha rilasciato questa dichiarazione non esattamente amichevole nei confronti di Rublev e compagni. Ma c'è di più. La presidente della Federazione russa di ginnastica ritmica Irina Viner aveva dichiarato in precedenza in un'intervista al quotidiano russo Sport-Express che considererà tutti gli atleti russi che parteciperanno alle prossime Olimpiadi in Francia come una 'squadra di senzatetto'. Proprio venerdì scorso, il miglior tennista russo Daniil Medvedev ha denunciato questi commenti.
La situazione in Russia, dal momento dell'inizio dell'invasione dell'Ucraina, è stata spesso caratterizzata dallo scontro verbale fra esponenti del governo o delle istituzioni da una parte e atleti dall'altra. Ma il punto toccato negli ultimi giorni rappresenta uno step ulteriore, forse un momento di non ritorno per coloro che non si vogliono allineare all'idea imposta dall'alto. Da un lato, c'è il centro di comando del potere russo, per il quale boicottare i Giochi sarebbe a questo punto l'opzione migliore possibile, per tutti quegli atleti che invece sarebbero ugualmente autorizzati a partecipare, pur con lo status neutrale, senza bandiera e senza inni. Dall'altro, ci sono gli sportivi – in particolare i tennisti – che vedono nelle Olimpiadi sui campi del Roland Garros una chance importante.
Medvedev, numero 4 Atp e candidato a una medaglia, aveva già partecipato alle Olimpiadi di Tokyo fermandosi tuttavia nei quarti di finale, dopo una battaglia durissima contro Pablo Carreno Busta, denunciando peraltro le condizioni estremamente pericolose in cui gli atleti erano costretti a gareggiare (per via del troppo caldo). Parigi dunque sarà un'altra chance per Daniil, che non ha nascosto di voler andare in Francia a prescindere dall'assenza della bandiera: “Perché un'occasione del genere capita soltanto ogni quattro anni”. E che dire di Rublev o Khachanov, possibili medaglie in singolare e in doppio. Con Rublev che più di una volta si è schierato contro la guerra in maniera anche piuttosto plateale. Oppure ancora delle tante ragazze russe e bielorusse in odore di medaglia. Per inciso, a Tokyo la finale del misto fu affare tutto russo, con Rublev e Pavlyuchenkova a segno contro Vesnina e Karatsev.
Fin qui il governo russo ha scelto una linea di 'silenziosa tolleranza' nei confronti di atleti che comunque in casa propria sono molto amati e rappresentano un orgoglio dello sport del Paese. Il dato che è emerso dalle ultime dichiarazioni, tuttavia, è diverso. Si punta il dito sul fatto che quasi tutti i tennisti russi (e comunque tutti i migliori) sono andati all'estero per sviluppare la propria carriera. Una sorta di tradimento che in patria, ai piani alti, non sembrano disposti a perdonare.
Il Comitato esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale si era riunito a Losanna, in Svizzera, il 19 e 20 marzo, decidendo di vietare agli atleti provenienti da Russia e Bielorussia di prendere parte alla cerimonia di apertura dei Giochi, escludendoli inoltre dalla classifica generale delle medaglie delle Olimpiadi. Il CIO, tuttavia, ha stabilito che gli atleti russi autorizzati a partecipare alle prossime Olimpiadi non avrebbero dovuto firmare nulla che denunciasse quella che in patria chiamano 'operazione militare speciale' del loro Paese in Ucraina.
Come riportato dalla Tass, l'agenzia di stampa governativa russa, il 12 ottobre 2023 il CIO ha sospeso il Comitato Olimpico Russo (ROC) fino a nuovo avviso dopo che l’organizzazione russa ha incluso come membri i Consigli olimpici delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson. Il 6 novembre 2023 il CAS, con sede in Svizzera, ha registrato un ricorso da parte del ROC contro la decisione del CIO sulla sospensione dell’organismo olimpico governativo russo. La sospensione significa che il ROC non può agire come Comitato olimpico nazionale o ricevere finanziamenti dal movimento olimpico. Il CIO si è tuttavia riservato il diritto di autorizzare gli atleti russi a partecipare ai Giochi Olimpici di Parigi nel 2024 come neutrali. Successivamente, il presidente del CIO Thomas Bach ha affermato che gli atleti russi non dovrebbero avere alcuna affiliazione con il ROC se vogliono competere ai Giochi Olimpici. Il percorso di Medvedev e soci verso Parigi, in sostanza, è molto, molto tortuoso.