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Berrettini batte Shapovalov e centra i quarti a Stoccarda: “Serviva il mio miglior tennis”

Sui prati tedeschi Matteo, già vincitore due volte di questo torneo, regola in due set il canadese, in tabellone con una wild card, superato per la prima volta in tre sfide. Venerdì affronterà il qualificato australiano Duckworth

di | 13 giugno 2024

Matteo Berrettini esulta (foto Boss Open web site)

Matteo Berrettini esulta (foto Boss Open web site)

Con una prestazione ordinata ed estremamente regolare Matteo Berrettini ha staccato il pass per i quarti di finale del “Boss Open” (ATP 250 - 734.915 euro di montepremi) che si sta disputando sui prati tedeschi

Il 28enne romano, n.95 ATP, in gara con il ranking protetto, vincitore delle edizioni del 2019 e del 2022, dopo il sofferto successo all’esordio sul russo Safiullin, n.43 ATP ed ottava testa di serie (con tanto di record di ace, 27), ha battuto per 64 64, in un’ora e quattordici minuti di partita, il canadese Denis Shapovalov, n.117 ATP, in gara grazie ad una wild card, in un match mai in discussione.

Rispetto ai 27 ace della sfida contro Safiullin (ma in tre set e tre ore di partita) 3 possono sembrare pochini, ma “The hammer” ha perso solo sei punti con la prima di servizio ed ha concesso ed annullato un’unica palla-break. A referto 13 vincenti a fronte di 5 gratuiti: 19 contro 11 il bilancio di “Shapo”.

Matteo Berrettini intervistato in campo a Stoccarda

Le parole di Matteo

"Venivamo entrambi da uno stop per infortunio e sono sicuro che lui rientrerà presto nei primi trenta o nei primi venti, glielo auguro - il commento a caldo dell’azzurro -. E’ stato un test perfetto per valutare il mio livello e dopo la battaglia di martedì sono contento di essere nei quarti”. Una sola palla-break concessa e tanti attacchi in slice rovescio contro rovescio: “Ci ho messo tanta concentrazione ogni volta che servivo per far sentire al mio avversario la pressione ed oggi il mio back di rovescio contro un avversario mancino che gioca quel colpo ad una mano è stato davvero tanto utile. Sono felice che abbia funzionato. Le due sfide precedenti contro di lui erano state davvero combattute: sapevo che se volevo batterlo dovevo giocare il mio miglior tennis”. 

Settima volta nei quarti sull'erba per Berrettini che nelle sei precedenti non ha mai perso: “In Italia facciamo dei gesti che qui non è il caso di fare - ha scherzato Matteo - so che nella mia carriera ho ottenuto tanto sull’erba. Vedremo se riuscirò ad arrivare in semifinale anche stavolta”.    

Il match

Il 25enne mancino canadese aveva vinto in tre set entrambi i precedenti con l’azzurro, disputati negli ottavi di San Pietroburgo (veloce indoor) nel 2018 e nei round robin delle Davis Cup Finals a Madrid (veloce indoor) nel 2019.

Subito una palla-break da annullare per Matteo nel secondo gioco del primo set, ma con la combinazione servizio-diritto non c’è problema (1-1). Stessa situazione per Denis nel game successivo ma anche stavolta è la combinazione servizio-diritto a risolvere la situazione (2-1).

Nessuno dei due concede più nulla o quasi al servizio fino al nono gioco quando un passante lungolinea di rovescio di Berrettini, una risposta sempre di rovescio dell’azzurro ed un erroraccio di diritto del canadese decidono il break per l’azzurro (5-4), che poco dopo incamera il 6-4.

Nella seconda frazione Shapovalov, che conferma una certa incostanza ed un certo nervosismo, nel quinto game commette due doppi falli di fila ed un Berrettini super aggressivo ne approfitta per prendersi il break (3-2).

Con più fatica del previsto il romano conferma il vantaggio (4-3) mentre il 25enne mancino nordamericano prova a restare in scia (4-3) ma Matteo chiude 6-4 con una solida prima di servizio.

Matteo Berrettini con Alessandro Bega e coach Francisco Roig (foto Twitter)

Il prossimo avversario

Venerdì nei quarti Berrettini dovrà vedersela con l’australiano James Duckworth, n.101 del ranking, promosso dalle qualificazioni, che a sorpresa ha eliminato per 76(9) 46 63, dopo oltre due ore di lotta, lo statunitense Ben Shelton, n.14 ATP e secondo favorito del seeding.

Tra Matteo ed il 32enne di Sydney non ci sono precedenti.

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