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E' super Sinner a Toronto! Batte Paul e vola in finale con De Minaur - STUDIO LIVE DALLE 22

Nel “National Bank Open” Jannik supera in due set lo statunitense centrando la sua terza finale in un “1000”. Domenica si giocherà il primo trofeo di questa categoria con l’australiano, sempre battuto nelle quattro sfide precedenti

di | 13 agosto 2023

Tutta la gioia di Jannik Sinner (foto Getty Images)

Arriva la terza finale da “1000”, sempre sul cemento e sempre in Nord America per Jannik Sinner, approdato all’ultimo atto del “National Bank Open”, sesto ATP Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 6.660.975 dollari, di scena sul cemento di Toronto (dove si disputa ad anni alterni con Montreal), in Canada. Domenica l’altoatesino andrà a caccia di quel trofeo che gli è sfuggito a Miami 2021 (battuto da Hurkacz) e ancora a Miami 2023 (stoppato da Medvedev). Ma anche del “best ranking”: in caso di vittoria salirebbe al n.6 ATP (Supertennis Today Speciale alle ore 22: studio live durante il match con ospiti per commentare in diretta la finale maschile che andra invece in onda in differita al termine della finale del WTA di Montreal).

Quella di Jannik sarà la quinta finale “1000” con un azzurro protagonista: oltre alle due già menzionate di Sinner, c’è stata quella di Monte-Carlo 2019 quando Fognini conquistò uno storico trofeo battendo Lajovic, e quella di Madrid 2021 quando Berrettini perse in tre set con Zverev.

In semifinale il tennista di Sesto Pusteria (che compirà 22 anni mercoledì), n.8 del ranking e 7 del seeding, ha battuto 64 64, in un’ora e 56 minuti di partita, lo statunitense Tommy Paul, 26enne di Voorhees, New Jersey, n.14 ATP e 12esima testa di serie, mai così avanti in un “1000”. A fare la differenza soprattutto la micidiale risposta di Jannik (con una percentuale superiore al 55% è il giocatore ad aver vinto più punti sulla seconda dell’avversario in questa stagione), che gli ha permesso di centrare l’undicesima finale in carriera (7 i trofei già messi in bacheca). Per l’azzurro a referto stesso numero di vincenti ed errori gratuiti, 14, mentre per Paaul il bilancio è stato di  19 contro 13.

“E’ stato un privilegio giocare su un campo così importante contro un avversario così forte - il commento a caldo di Sinner -. Sono soddisfatto per come ho reagito ad ogni break subìto, soprattutto quando ho servito per il match. Sono contento in generale per la partita che ho giocato: sentire la pressione è un privilegio”. L’ultimo ostacolo è l’australiano De Minaur, con il quale Jannik ha giocato il doppio: “Alex è un giocatore incredibile e lo ha dimostrato questa settimana: ci siamo già affrontati tante volte e sappiamo cosa attenderci l’uno dall’altro. Sarà una gran partita”.

Il match. Uno pari il bilancio dei precedenti, entrambi combattutissimi, con l’azzurro vincitore al primo turno sulla terra del Masters 1000 di Madrid e lo statunitense vincitore negli ottavi sull’erba di Eastbourne sempre nel 2022. Jannik inizia il primo set con un doppio fallo e chiude il game d’apertura con un rovescio al salto che finisce in rete cedendo la battuta: nel secondo gioco, però, si riprende immediatamente il break con tre risposte molto aggressive (1-1). Sinner aumenta subito il ritmo e Paul fatica a stargli dietro.

Ancora con una risposta prepotente l’altoatesino strappa una seconda volta la battuta all’americano (4-2) nel sesto game ma in quello successivo, dopo aver annullato al suo avversario due chances per il contro-break ed averne mancate altrettante per il 5-2, con un diritto incrociato affossato in rete restituisce il break (4-3). E poco dopo Paul lo riagguanta sul 4 pari. Jannik non fa una piega e nel decimo gioco, con tre risposte consecutive di rovescio estremamente profonde strappa per la terza volta il servizio allo statunitense ma soprattutto archivia il 6-4.

Sul 2-1 Sinner (senza break) nella seconda frazione, “medical time out” chiesto da Paul che si fa massaggiare a lungo la schiena all’altezza dell’anca destra. Alla ripresa della partita l’americano recupera da 15-40 ma poi sulla terza palla-break commette doppio fallo e l’azzurro sale 3-1.

Nel quinto gioco l’azzurro salva una palla-break, frutto del tentativo di cambiare qualcosa di Paul, ed allunga ancora (4-1). Il 26enne di Voorhees prova a restare in scia (4-2) nonostante qualche errore di troppo con il diritto.

Al termine di uno scambio monstre di 46 colpi tirati a tutto braccio Jannik annulla la seconda palla-break nel settimo gioco, poi anche una terza con una prima robusta, quindi sale 5-2.

Nel nono game, per a terza volta di fila Sinner è costretto ad affrontare palle-break ma stavolta, dopo aver salvato la prima, sulla seconda sotterra in rete il diritto e concede il contro-break (5-4).

L’azzurro si riprende subito e lo statunitense annulla un primo match-point con un diritto lungolinea nell’angolo ed un secondo sempre con un diritto incrociato: con la risposta Sinner se ne procura un terzo e stavolta il diritto di Paul finisce fuori (6-4).

Il movimento di chiusura del diritto di Jannik Sinner (foto Getty Images)

Domenica - nella tarda serata italiana - Sinner si giocherà il suo primo trofeo “1000” con l’australiano Alex De Minaur, n.18 del ranking, mai così avanti in un torneo di questa categoria (in precedenza si era fermato per ben 10 volte negli ottavi), che ha liquidato 61 63 lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, n.37 ATP. Jannnik si è aggiudicato tutte e quattro le sfide precedenti con il 24enne di Sydney ma i due non si incrociano da quasi un anno e mezzo.

Stagione davvero positiva fin qui per l’azzurro: 40 partite vinte (più di lui solo Alcaraz e Medvedev, come lui solo Rublev) ed 11 perse, con il titolo nel “250” di Montpellier, le finali nel “500” di Rotterdam e nel “1000” di Miami e le “semi” nei “1000” di Indian Wells e Mont-Carlo come acuti insieme alla “semi” a Wimbledon, ed ora un’altra finale “1000” a Toronto.

Nel “National Bank Open” il tennista allenato da Simone Vagnozzi e Darren Cahill ha debuttato direttamente al secondo turno aggiudicandosi in due set il derby tricolore con Matteo Berrettini, n.38 ATP: negli ottavi ha beneficiato del ritiro del britannico Murray, n. 40 ATP, mentre nei quarti ha battuto in tre set il francese Monfils, n.276 ATP (in gara con il ranking protetto). Quindi il successo in “semi” su Paul, n.14 ATP e 12esima testa di serie, che gli regala un’altra chance di conquistare un “1000”.

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