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Verso Torino: 1995, lo slam rosso di Thomas Muster

Ventidue anni dopo Ilie Nastase, l'austriaco Thomas Muster riesce nell'impresa di vincere nello stesso anno il torneo di Monte Carlo, gli Internazionali d'Italia e il Roland Garros.

di | 27 ottobre 2023

Pete Sampras domina ancora, nel segno del tre: terzo Wimbledon di fila, terzo successo all'Open degli Stati Uniti e terzo anno consecutivo da numero 1 del mondo. E' più che mai il re del tennis nonostante la robusta concorrenza di Agassi, contro il quale gioca la prima e l'ultima finale Slam della stagione. Ma è anche l'anno magico di Thomas Muster, padrone assoluto della terra battuta, che va a segno in 12 tornei; Becker e Chang resistono ad alto livello, Kafelnikov ed Enqvist si propongono come giovani emergenti, mentre Edberg, con la solita eleganza che lo contraddistingue, percorre a testa alta il Sunset Boulevard regalando gli ultimi scampoli di un tennis che lentamente va sparendo.
Sulla via per Melbourne, l'8 gennaio Stefan Edberg conquista l'ultimo titolo della carriera (il 41°) superando il connazionale Magnus Larsson a Doha. All'Open d'Australia l'angelo biondo festeggia 29 anni, batte il giovane Philippoussis, poi Voinea, Dreekmann, ma agli ottavi non gli basta un vantaggio di due set per arginare la freschezza di Aaron Krickstein. I due superfavoriti sono sempre loro, Agassi e Sampras. Il Kid di Las Vegas è in una condizione smagliante e arriva alla finale senza perdere neppure un set. La corsa di Sampras invece è travagliata e non solo per colpa sua. Pete gioca i primi tre turni ad altissimo livello (appena 15 game perduti), poi ritrova Larsson dopo averci perso in finale alla Grand Slam Cup. E anche sul "rebound ace" di Melbourne, Sampras è messo in seria difficoltà dalle traiettorie dello svedese che negli ottavi arriva a due punti da una clamorosa eliminazione in tre set anche se poi si salva e la spunta 6-4 al quinto. Tra il match con Larsson e quello con Courier arriva la notizia che il suo allenatore Tim Gullikson, collassato in campo, ha un tumore al cervello. Contro Big Jim, Pete è scosso, va sotto due set, ma vince 6-3 al quinto. Il guerriero ferito gioca un grandissimo match contro Chang in semifinale, ma per battere Agassi gli servirebbe altro. In finale Sampras è protagonista di un terzo set pirotecnico che decide la partita: spreca due set point sul 6-4 del tie-break, poi le energie nervose di Pete si esauriscono e Agassi chiude la pratica in quattro set.
Becker, dopo la battuta d'arresto contro Patrick McEnroe in Australia, vince sul veloce di Marsiglia ma perde la finale a Milano con un doppio fallo e dopo aver sprecato un match point contro Kafelnikov. Nei primi due Super 9 dell'anno, Agassi e Sampras sono nettamente i più forti: Sampras batte il rivale in finale a Indian Wells e Agassi si prende la rivincita a Miami. Il 10 aprile il Kid è per la prima volta numero 1 del mondo che festeggia in gara a Tokyo arrivando fino in finale. Peccato che poi perda contro Jim Courier.
L'aprile del 1995 è anche il mese che segna, questa volta in positivo, la carriera di Thomas Muster. L'austriaco è reduce da quattro sconfitte di fila: contro Edberg a Indian Wells, Middleton a San Pietroburgo, Larsson e ancora Edberg in coppa Davis. Ma per oltre tre mesi Muster non perde più con nessuno: vince all'Estoril, a Barcellona, a Monte Carlo dopo aver annullato 2 match point a Becker nel tie-break del quarto set (sul primo Becker commette doppio fallo tirando una seconda di servizio a 196 km/h), a Roma su Bruguera, a Parigi in finale su Chang (il cino-americano si fa risucchiare nel primo set quando è avanti 5-2) e a St. Polten per un totale di 35 successi di fila. In classifica vola dal numero 17 a numero 3.

I potenti della tennis lasciano Parigi con le ossa rotte: Sampras addirittura si fa battere al primo turno da Gilbert Schaller, Agassi perde nei quarti da Kafelnikov. L'erba però restituisce il sorriso a entrambi. Sampras conquista l'accesso alla sua terza finale di fila soffrendo un po' solo in semifinale, chiamato ad arginare i 38 ace di Ivanisevic che lo tiene in scacco per cinque set. Dall'altra parte del tabellone si avvantaggiano Agassi e Becker, quest'ultimo uscito vittorioso da un match spettacolare vinto 9-7 al quinto su francese Pioline. Il rammarico del transalpino è forte perché dopo aver salvato un match point nel tie-break del quarto, Cedric allunga fino al 4-2 del quinto. Ma Becker non lo molla, manca un secondo match point sul 5-4, e altri due di fila sull'8-7, prima di trasformare il quinto dopo 4 ore e 10 minuti di battaglia.
L'avvio della semifinale tra Becker e Agassi (vittorioso in 23 degli ultimi 24 match Slam) è tutto per l'americano che vola fino al 6-2 4-1. A questo punto le discese a rete del Kid si fanno meno precise e dal fondo Becker resiste con più facilità: il tedesco recupera e vince in quattro set chiudendo il secondo e quarto set con due magistrali tie-break vinti per 7 punti a 1.
La finale Becker-Sampras è molto attesa, ma di storia da raccontare ne offre poca. Sampras è assistito dal servizio in modo impeccabile: perde il primo set al tie-break e chiude in quattro senza mai cedere la battuta. In tre finali di Wimbledon, soltanto Courier nel 1993 riesce a fargli il break. Wimbledon 1995 passa alla storia anche per la sfuriata di Jeff Tarango che, durante il match contro Mronz, perde la testa, battibecca con il pubblico, offende l'arbitro Bruno Rebeuh e se ne va via dal campo prima di venire formalmente squalificato. Tutto condito dal gesto sconsiderato della moglie di Tarango che scende dalle tribune per schiaffeggiare Rebeuh.
Il testa a testa in classifica tra il sublime attaccante Sampras e lo straordinario difensore Agassi si fa incandescente. Agassi è sempre numero 1 dal 10 aprile, ma Sampras, che ha pochi punti da difendere, rimane lì a ruota. Agassi vince Washington su Edberg, batte Sampras nella finale dell'Open del Canada, conquista Cincinnati su Chang e New Haven su Krajicek. Venti successi di fila che arrivano a ventisei a Flushing Meadows: all'Open degli Stati Uniti Agassi recupera un break di svantaggio al quinto set a Corretja, poi infligge l'ultima dolorosa sconfitta in un match Slam a Stefan Edberg (6-4 6-3 6-1) e infine si vendica di Becker superandolo in semifinale in quattro set e due tie-break. Sampras invece si complica la vita soltanto nel primo set della sfida di terzo turno con un australiano, Mark Philippoussis, con cui condivide le origini greche. Il primo test verità è la semifinale contro Courier. Pistol Pete vince in quattro set, annullando 8 palle break su 9 a Big Jim, che invece perde la battuta nell'ultimo game del primo, terzo e quarto set, quando le palline scottano di più.

La finale tra i due colossi della Nike non è memorabile. Il servizio di Pete ha la meglio sulla stanchezza e il nervosismo di un Agassi giunto cotto da una lunghissima estate. I quattro set con cui si impone Sampras potrebbero essere anche meno senza i due doppi falli commessi quando è avanti un break al terzo. Nella storia della rivalità che contrappone il superbo servizio dell'uno all'implacabile risposta dell'altro, il 1995 è l'anno che segna il maggior numero di confronti diretti, cinque, tutte in finali Slam o Masters 1000. Il parziale stagionale è favorevole al Kid per 3-2, quello totale (a fine 2002) a Sampras per 20-14.
Agassi resta numero 1 del mondo ma il Kid è completamente spompato. Batte Wilander in coppa Davis, poi accusa problemi agli addominali e chiude la stagione dopo la sconfitta al secondo turno di Essen contro Malivai Washington. Essen è un Super 9 indoor che a sorpresa va a Thomas Muster che festeggia il 12° successo della stagione. Sampras ha via libera e il 6 novembre, all'indomani del successo di Bercy su Boris Becker, torna numero 1 del mondo.
All'Atp Tour World Championships (il Masters) di Francoforte non c'è Agassi, rimpiazzato da Wayne Ferreira, e c'è un Sampras a mezzo servizio: Pete batte Kafelnikov e Becker, ma perde a qualificazione raggiunta contro Ferreira, e in semifinale si fa sorprendere dalla regolarità di Chang. Nell'altra semifinale Becker ha bisogno del dodicesimo game del terzo set per domare Enqvist e il giorno dopo firma il suo terzo Masters superando per tre set a zero l'impotente Michael Chang.
La Grand Slam Cup invece, con in gara l'azzurro Furlan per i quarti di finale raggiunti al Roland Garros, va a Goran Ivanisevic, graziato nei quarti dal ritiro di Pete Sampras per una tendinite al ginocchio. Il croato dimostra di meritare la buona sorte battendo in quattro set Kafelnikov in semifinale e in tre set Martin in finale.
Tra Masters e Grand Slam Cup va in scena anche la finale di Davis. A Mosca i russi allestiscono un campo in terra battuta al coperto per mettere in difficoltà Sampras. L'americano però è protagonista della vittoria più importante, quella ottenuta per 6-4 al quinto contro Chesnokov nel match che apre la sfida. La sconfitta di Courier in tre set contro l'ispirato Kafelnikov, rimette le cose in parità, ma Sampras trascina prima Martin alla vittoria in doppio e poi chiude la pratica superando in tre set il principino Kafelnikov.

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