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Nella finale dell’ATP 250 sul cemento cinese il tedesco, primo favorito del seeding, arriva a due punti dalla sconfitta contro il russo Safiullin - “giustiziere” in semifinale di Lorenzo Musetti (n.2) - mai così avanti in un torneo del circuito maggiore
di Tiziana Tricarico | 26 settembre 2023
Un anno fa un edema osseo gli impediva un rientro - forse un po’ troppo anticipato dopo l’infortunio ai legamenti della caviglia destra rimediato a Parigi - con la nazionale in Davis Cup. A dodici mesi di distanza “Sascha” è di nuovo in top ten, con buone prospettive di qualificazione alle Finals e con altri due trofei in bacheca. Il secondo Alexander Zverev lo ha conquistato al “Chengdu Open” (ATP 250 - montepremi 1.152.805 dollari) che si è concluso sui campi in cemento di Chengdu, in Cina. Complessivamente per il tedesco è il 21esimo titolo ATP in carriera su 32 finali disputate, il secondo - come detto - in questo 2023 dopo quello conquistato a luglio sulla terra di Amburgo..
Nell’ultimo atto del torneo che si disputa nel capoluogo della provincia di Sichuan il 26enne di Amburgo, n.10 del ranking e primo favorito del seeding - attualmente settimo nella Race che qualifica alle Nitto ATP Finals di Torino (torneo nel quale ha trionfato due volte) -, ha battuto in rimonta per 67(2) 76(5) 63, dopo una battaglia di quasi tre ore, il russo Roman Safiullin, n.55 ATP, mai così avanti in un torneo del circuito maggiore. Il 26enne di Podolsk è andato davvero vicinissimo a vincere il suo primo trofeo: ha avuto la palla del 3-0 nel secondo set dopo aver vinto il primo e nel tie-break sempre è arrivato a due punti dal successo. Poi la tensione gli ha giocato un brutto scherzo sotto forma di un doppio fallo sul set-point per Zverev….
Il servizio è stato l’arma in più di Zverev, piuttosto costante in tutti e tre i set (in sostanza ha servito davvero male solo nel primo tie-break): il tedesco ha messo a referto 10 ace contro un solo doppio fallo, il 76% di prime in campo con il quale ha vinto il 77% dei punti ed un 52% di punti conquistati anche con la seconda. Ha concesso due palle-break salvandone una ma di converso ne ha sfruttate solo due delle dieci offerte dal suo avversario. Per lui 25 vincenti a fronte di 9 gratuiti (33 contro 15 il bilancio di Safiullin, dal tennis sicuramente meno “attendista”).
“Questo è un posto incredibile, uno dei più belli che abbia mai visto - ha detto il tedesco durante la cerimonia di premiazione (la città è sede di un centro di conservazione dove si possono osservare i panda giganti a rischio di estinzione nel loro habitat naturale) -. E’ bello essere di nuovo in Cina dopo quattro anni: è stata una settimana fantastica”.
Poi i complimenti all’avversario, più convinti che di rito: “Giochi un tennis incredibile: ci siamo affrontati tante volte da junior e se continui così potrai arrivare davvero in alto in classifica”.
Quindi un pensiero al suo team: “Ho giocato un buon tennis anche se ho rischiato di perdere. Voglio ringraziare la mia squadra: siamo tornati, siamo in top ten di nuovo! I meriti maggiori vanno a mio padre e a mio fratello Mischa. Siamo felici di come stando andando le cose: speriamo di continuare così e di continuare a salire”.
Il match. “Sascha” aveva vinto in tre set l’unico precedente con Roman, disputato al secondo turno del Roland Garros 2021. Il russo subito in difficoltà nel primo turno di battuta del primo set, costretto ad annullare una palla-break (1-1). Il tedesco invece serve come un treno: appena quattro i punti ceduti nei primi cinque turni di servizio. Nel decimo gioco con un doppio fallo Safiullin concede tre palle-break consecutive che sono altrettanti set-point: due li annulla lui con coraggio, l’altro è un rovescio sbagliato da “Sascha”.
Ad ogni modo il russo si tira fuori dalla buca (5-5). Nell’undicesimo game è Zverev ad offrire la prima palla-break del match ma la cancella venendo a prendersi il punto a rete (6-5). A decidere è il tie-break: il tedesco improvvisamente non trova più la prima di servizio e gioca un po’ troppo “timidamente”: il russo non ha invece alcun timore a tirare a tutto braccio e finisce per imporsi per 7 punti a 2.
Alexander prova a reagire in avvio di seconda frazione ma non riesce a sfruttare nessuna delle tre palle-break (le prime due consecutive) offerte da Safiullin e nel secondo game, con due errori di diritto, è ancora lui a cedere la battuta (2-0).
Dopo aver mancato l’opportunità del 3-0, però, il russo, anche lui con un errore di diritto, concede il contro-break (2-1) e poco dopo il tedesco lo riagguanta (2-2).
Poi entrambi restano tenacemente attaccati ai rispettivi turni di battuta, anche se Zverev impiega 12 punti per portare a casa il sesto game, il più lungo del match. E a decidere è ancora un tie-break: “Sascha” sale 2-0, poi 4-2, poi sceglie di fare serve & volley - il primo del match - per giunta su una seconda…(4-3). Gentile omaggio del russo ed il tedesco prende per la terza volta un mini-break di vantaggio (5-3) ma non riesce a staccare Safiullin (5-5). Con un ace Zverev arriva al set-point e con un doppio fallo il russo glielo regala (7 punti a 5).
Nel set decisivo il russo accusa il colpo del traguardo solo sfiorato, e rallenta il ritmo quel tanto che basta al suo avversario per dimenticarsi della fatica e per non smettere di spingere. Nel quarto gioco Zverev centra il break che si trasforma in una riserva di energia: il tedesco non concede più nulla (5 i punti persi al servizio in tutto il parziale) e chiude 6-3 al primo match-point, firmando una gran rimonta.