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Zverev verso Darderi: "Se trovo il ritmo non temo nessuno"

"E’ vero - dice Sascha - che non ci sono Sinner e Alcaraz, ma sono presenti tantissimi campioni e anche gente che mi ha battuto di recente. Contro Vukic sono partito bene e sono felice della mia prestazione. So che devo trovare il mio ritmo, poi posso giocarmela con tutti”

10 maggio 2024

Per Luciano Darderi, adesso, arriva il bello. L’azzurro, che ha avuto la meglio su Shapovalov nel primo turno e che ha dominato Navone nella seconda partita, giocherà per la prima volta un terzo turno di un Masters 1000, davanti al pubblico di Roma che si è già innamorato di lui. E saranno una serie di prime volte per Luciano, visto che non ha mai affrontato un top 10 in carriera e Alexander Zverev sarà il prossimo avversario.

Il tedesco, che qui al Foro ha vinto nel 2017, aveva posto le basi proprio agli Internazionali BNL d'Italia per una carriera da fenomeno: premesse rispettate in parte, visto che a 27 anni “Sascha” non ha ancora vinto uno Slam. Il numero 5 del mondo ha battuto agevolmente Vukic (6-0 6-4) nella sua prima partita a Roma e ora vede Darderi all’orizzonte. “Sono soddisfatto della prestazione e mi sto concentrando su me stesso, meno sugli avversari. So che quando sono in condizione posso battere chiunque. Questo è solo l'inizio, voglio andare oltre e dimenticare le ultime prestazioni un po' così. Voglio darmi una chance di vincere ancora qui a Roma”.

Ancora di più, il tedesco vuole il riscatto su questa superficie, che ha dato a Zverev tante soddisfazioni. “Ho un’opportunità qui a Roma? E’ vero, non ci sono Sinner e Alcaraz, ma sono presenti tantissimi campioni e anche gente che mi ha battuto di recente. Contro Vukic sono partito bene e sono felice della mia prestazione. So che devo trovare il mio ritmo, poi posso giocarmela con tutti, anche se purtroppo so bene che posso anche perdere con chiunque. Dalla mia parte del draw ci sono Djokovic e Dimitrov, ma devo fare attenzione a ogni avversario”.

Sascha, testa di serie numero 3 vista l’assenza di Jannik e Carlitos, ha debuttato questo venerdì, ma ribadisce di non vedere di buon occhio i Masters 1000 spalmati su due settimane. “Penso che siano ottimi per i giocatori che sono fra la posizione 50 e 100 del mondo, che si possono esprimere su grandi palcoscenici ed entrare nel main draw di tornei prestigiosi. Sicuramente molto meno per tutti i top 10, perché il riposo è stare a casa con la propria famiglia, nel proprio letto e magari con i figli, non questo. Non giocare tutti i giorni comunque non ci permette di staccare. Sicuramente il calendario è troppo fitto e in nessun altro sport succede questo”.

Zverev si concentra anche sulla off-season. “E’ troppo breve, soltanto 4 settimane per poi stare 11 mesi in giro. Per giocatori che puntano ad arrivare in semifinale o in finale in ogni torneo è un problema. Credo che campioni come Sinner e Alcaraz la pensino come me. La vera preparazione atletica non è giocare sempre a tennis, ma è fatta di lavoro in palestra e fuori dal campo. In questo momento non riusciamo a farlo come dovremmo”. Sicuramente Zverev ha il dovere di provare ad arrivare in fondo davanti a un pubblico che ha visto nascere la sua stella. Darderi può giocare libero mentalmente. A lui, di certo, non dà fastidio che i Masters 1000 siano spalmati su due settimane. 

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