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Le curiosità sul tedesco Jan-Lennard Struff che affronta Jannik Sinner al terzo turno del Masters 1000 di Indian Wells
di Alessandro Mastroluca | 10 marzo 2024
Jan-Lennard Struff ha letto per la prima volta di Jannik Sinner quando ha vinto il Challenger di Bergamo: allora era ancora fuori dai primi 500 del mondo. Si sono anche allenati insieme una volta, ma non si sono ancora mai affrontati in campo. Lo faranno per la prima volta al terzo turno del BNP Paribas Open, il Masters 1000 di Indian Wells.
Nel 2024 ha già giocato sette partite concluse al tie-break del set decisivo, l'ultima all'esordio a indian Wells contro Borna Coric. E' iniziato tutto a Hong Kong, il suo primo torneo dell'anno. Ha battuto al tie-break del terzo Marin Cilic dopo aver salvato nove match point, poi ha perso in rimonta contro l'austriaco Ofner cedendo al tie-break gli ultimi due set. All'Australian Open, Struff ha vinto al tie-break del quinto set contro Rinky Hijikata, poi ha perso sempre al tie-break del quinto contro Miomir Kecmanovic. Poi a Dubai, prima di Indian Wells, ha ceduto al tie-break del terzo set contro Hubert Hurkacz.
Eppure nel 2023 solo un quarto dei set giocati dal tedesco si erano conclusi al tie-break, e solo di questi erano set decisivi. "E' pazzesco che così tante partite si siano risolte così" ha detto al sito ufficiale del torneo. Struff, comunque, non ha intenzione di cambiare stile in risposta per provare a incidere di più contro il servizio e non ritrovarsi a giocare così tanti tie-break. "Non mi vedrete mai rispondere dai teloni come fa qualcuno, non è nel mio stile" ha detto.
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Struff ha raggiunto il best ranking di numero 26 del mondo il 22 maggio 2023 dopo la finale al Masters 1000 di Madrid, quasi un anno dopo essere uscito dalla Top 100 per un infortunio al piede destro. Numero 167 del mondo a gennaio del 2023, alla Caja Magica è diventato il primo lucky loser in finale in un Masters 1000 da quando esiste questa categoria di tornei (1990). A Madrid, è diventato anche il primo a giocare sei partite di fila al terzo set in uno stesso torneo. "L'avevo letto sui social, non potevo credere che non fosse mai successo prima - spiegava allora in un'intervista alla Federtennis tedesca riportata anche dal sito Tennisnet -. Non mi sentivo nemmeno così stanco in finale. Mentalmente, invece, giocare nove partite tra qualificazioni e main draw di uno stesso torneo è stato estenuante. E' una grande sfida dover mantenere lo stesso livello di concentrazione di tensione contro top player per un periodo così lungo".
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Prima di Madrid, Struff aveva giocato già due quarti di finale nei Masters 1000, a Cincinnati 2020 e a Monte-Carlo 2023, e giocato la sua prima finale ATP in casa a Monaco di Baviera. Ne avrebbe giocata un'altra, persa al tie-break del terzo set, contro Frances Tiafoe sull'erba a Stoccarda.
La sua carriera, però, era iniziata su basi decisamente diverse. Ha infatti sempre perso nelle qualificazioni dei primi 20 tornei ATP che ha giocato, prima di superarle per la prima volta al Roland Garros 2013 e di vincere la sua prima partita in main draw del circuito maggiore a Wimbledon pochi mesi dopo.
"Avevo un piano B. Mi sono diplomato e sapevo che, se la carriera non fosse andata bene avrei continuato a studiare, magari sarei andato all'università negli USA - ha detto nella già citata intervista alla Federazione tennis tedesca -. All'inizio della carriera, c'è naturalmente anche un elevato rischio economico. Devi investire altrimenti non vai molto lontano. Le spese per l'allenatore, i viaggi, e tutti gli altri costi, sono enormi e difficilmente possono essere paragonate a quelle necessarie per praticare altri sport. Senza il supporto della mia famiglia e dei miei sponsor non sarei mai riuscito a diventare un professionista".
Figlio di due maestri di tennis, Struff è rimasto coinvolto in una vicenda risolta solo nel 2022 che gli è costata, per restare sul tema, non pochi soldi. La storia riguarda il suo rapporto con l'ex tennista Uke Strakerjahn, la prima a notare il suo potenziale quando aveva sei anni. L'avrebbe poi scelta come sua coach. Nel 2012 Struff ha firmato un contratto che l'avrebbe legato a Strakerjahn fino al 2016 in cui riconosceva all'allenatrice il 20% dei prize money e gli introiti pubblicitari, e una percentuale dei suoi guadagni futuri fino al maggio 2022.
Il loro rapporto si interrompe a luglio 2015, Strakerjahn lo porta in tribunale e vince. Dopo il processo di secondo grado, Struff le ha dovuto versare oltre 270 mila euro e continuare a versare la parte dei guadagni pattuita fino a maggio 2022.
???? Die Deutsche Bundestrainerin Ute Strakerjahn und ich schreiben derzeit an einem Sporthypnose Buch für Tennis. ?? Es ist wohl das erste Buch der Sporthypnose in Symbiose der energetischen Psychologie.#tennis #hypnosdeutschland #praxisbuch #sporthypnose #sport #mental #buch pic.twitter.com/qDDibgTvIc
— Nikolai Hanf-Dressler (@HanfNikolai) March 19, 2019