![](/Areas/SuperTennis/Images/layout/3-2.png)
Chiudi
Nella sessione serale dedicata al Gruppo Rosso, Van Assche piega in quattro set Shelbayh. Medjedovic spreca due set di vantaggio e al quinto s'impone su Michelsen
di Ronald Giammò | 28 novembre 2023
Seconda vittoria francese alle Next Gen Atp Finals. Dopo quella della testa di serie n.1 Arthur Fils, nella sessione serale è arrivata anche quella di Luca Van Assche che nel primo match del Gruppo Rosso ha battuto in quattro set il giordano Abdullah Shelbayh col punteggio di 4-3(5) 3-4(5) 4-1 4-1. Dopo una prima fase di apprendistato con il format del torneo, il match è presto decollato con i due a darsi battaglia per i primi due set decisi entrambi al tie-break.
Da lì in poi, complici anche le numerose occasioni da break fallite dalla wild card giordana, Van Assche ha preso il largo dimostrandosi cinico quando chiamato a capitalizzare le opportunità che gli si sono presentate e solido nel non dar modo al suo rivale di rientrare in partita. Shelbayh, primo tennista giordano a prender parte alla competizione, ha provato ad arginare le scorribande del rivale ricorrendo spesso al drop shot e a traiettorie inattese, ma la poca precisione e l'attenzione dimostrata dal francese nei due parziali successivi, hanno progressivamente spinto il match in direzione della seconda testa di serie del seeding.
Nel secondo match della sessione serale a spuntarla è stato il serbo Hamad Medjedovic, che dopo essere andato in vantaggio due set ha dovuto attendere il quinto per avere la meglio sull'americano Alex Michelsen. 4-2 4-3(3) (3)3-4 (5)3-4 4-3(4) il punteggio finale in favore del n.110 del mondo.
Arrembante sin dall'avvio, Medjedovic nei primi due set ha messo in campo un tennis sfavillante con percentuali in battuta che hanno lasciato ben poco margine di manovra a un americano incapace di dotarsi di una seconda in grado di avviarne il gioco. Spettatore nelle recenti Finals di Davis di Malaga, il serbo evidentemente moriva dalla voglia di mettersi in mostra ma giunti al terzo e disinnescata l'unica palla break lui concessa, Michelseon ha iniziato a riprendere quota tanto nei numeri quanto nella fiducia. Risultato: due set risolti al tie-break in cui è stato proprio Medjedovic a vacillare nei momenti cruciali, e match tornato in parità. Giunti al quinto, ormai a carte scoperte, il copione del parziale non è cambiato ed è stato necessario un quarto tie-break per decidere la partita. Con Michelsen inceppatosi ancora al servizio, Medjedovic al primo match point non si è lasciato sfuggire l'occasione di chiudere un match che a lungo aveva sentito già suo e che all'ultimo momento ha rischiato di sfuggirgli di mano.