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Centinaia di tifosi hanno affollato via Roma dove Jannik Sinner e Carlos Alcaraz hanno palleggiato con un gruppetto di appassionati fortunati. L'entusiasmo è già alle stelle
di Alessandro Mastroluca, da Torino | 11 novembre 2023
Sinner e Alcaraz insieme nel cuore di Torino. Ed è subito Jannik-mania. Nel pomeriggio il numero 1 d’Italia e lo spagnolo hanno palleggiato con un gruppetto di ragazzi fortunati in un campetto allestito davanti al Nike store di Via Roma
All’interno dialogano con Matilde Gioli e Federico Russo, conduttore radio e tv con una profonda passione per il tennis. “Cerco sempre di dare il massimo in campo perché ho ancora un sogno da inseguire” ha detto Alcaraz.
“Arrivare qui e vedere tutto questo pubblico è ciò che più mi emoziona. Mi sono sempre ispirato ai grandi campioni, li osservavo come si comportavano in campo. Alla fine siamo persone normali con la passione per il tennis – ha spiegato Sinner -. La preparazione mentale è fondamentale. Le ‘giornate no’ ci sono per tutti, servono per capire dove bisogna lavorare”.
Quel che succede fuori colpisce ancora di più. Sotto i portici che scorrono sui due lati di via Roma, la folla si addensa in attesa di vedere i due campioni uscire e giocare sul campetto.
Su tutti i quattro lati c'è gente che si tiene alle transenne o alle colonne, che sbircia tra le spalle di chi è davanti, fissando qualcosa che ancora non c'è. C'è chi si è fermato addirittura dalla mattina. Aspettano come chi va ai concerti e vuole occupare i posti sotto il palco, anche se qui non c'è fila fuori. Ci sarà per entrare all'interno e ascoltarli.
Le vetrine affacciano su un portico strapieno di ragazzi. Chi cerca di prendere una foto con i cellulari, chi semplicemente aspetta di vederli sfilare, di rubare con gli occhi un'impressione, di assorbire uno spicchio di gioia collettiva. O semplicemente di partecipare, di esserci, in mezzo a tanta gente, qualcosa a cui forse ci stiamo disabituando. C'è anche chi deve solo passare, e non sa che c'è Sinner, non sa che c'è Alcaraz, magari non sa nemmeno cosa sia il tennis. Non sa nemmeno che il passaggio, a un certo punto del portico dove affacciano le vetrine, è chiuso e dunque c'è da circumnavigare il campo per attraversare via Roma.
A un certo punto si affacciano quattro, cinque spettatori al balcone di un primo piano dalla parte opposta delle vetrine. Si appoggiano alla ringhiera che però il vento non arpeggia, come invece cantano Colapesce & Dimartino ospiti del Meet the Champions dopo il Media Day a Palazzo Reale, nella piazza che è il cuore di Torino dove si è scritta la storia dell'Italia.
L'atmosfera è densa di un'attesa sorprendente per intensità. Lo vogliono vedere tutti, lo aspettano tutti. Sono migliaia in centro, a poche centinaia di metri da Palazzo Reale. Jannik campeggia sui manifesti in tutta Torino. È il volto delle Nitto Atp Finals 2023. Tutti provano a vederlo, fotografarlo. Di bocca in bocca in bocca passa una domanda, come in un telefono senza fili: "L'hai visto? L'hai visto?". Lo vede anche un ragazzo appena laureato, bloccato dalla folla con tanto di corona di alloro che a stento contiene lunghi capelli scuri.
Qualcuno l'ha visto, lo fotografa, lo filma. È contento e cerca di sfilarsi. Altri, quelli che lo aspettano da oltre un'ora, si spazientiscono. Fischiano. Lo vogliono vedere anche loro, il campione che fa sognare contro i campioni.
"Sta arrivando" annunciano dagli altoparlanti. E la piazza si accende. Cori e boschi di braccia tese con schermi annessi li accolgono all'uscita. Poi vanno in campo: Sinner in tuta verde, Alcaraz sui toni del beige. Russo commenta gli scambi con i vari ospiti dall'altra parte della rete. "Questa era fuori, no?" chiede a un certo punto.
I ragazzi salgono sui basamenti delle colonne per cercare di rubare qualche immagine in più. Ci sono anche diversi spagnoli che, mentre stanno uscendo dal campo, inneggiano ad Alcaraz. "Carlos, Carlos!" urlano. Spunta anche una bandiera spagnola mentre aumenta anche il pubblico sul balcone che diventa osservatorio privilegiato.
La giornata si chiude con Sinner e Alcaraz contro, in doppio, in coppia con Maria Lazarenko e Giuseppe Iena, due felicissimi ragazzini di una scuola tennis.
Alla fine tanti complimenti per tutti. Il pubblico, compresi gli ormai onnipresenti Carota Boys, resta fino alla fine e anche dopo. Due adolescenti ne sollevano un terzo per consentirgli di vedere meglio, e promettono di darsi il cambio. Scene da un pomeriggio comune di un giorno non normale. Il benvenuto speciale di Torino a Sinner e Alcaraz per le Nitto ATP Finals 2023.
"Sono alle Nitto ATP Finals per far bene" ha detto Sinner a SuperTennis nell'intervista a margine del Media Day. Di questa pressione, e dell'effetto che gli fa, ha parlato ad ATP. "Ne sento un po' di più ma per me è un segno molto positivo - ha detto -. Mi piace giocare sotto pressione. Mi piace giocare i tie-break, i punti importanti perché è lì che si vede chi ha un certo tipo di gioco e chi no. E sento che sto cercando di giocare più punti importanti possibile anche perché questo ti fa crescere. Certo, qui voglio vincere ma anche aggiungere esperienze al mio bagaglio per i prossimi tornei".