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Sinner: "Il miglior match del 2023? Contro Djokovic in Davis"

Jannik Sinner si è fermato nel box dei telecronisti della tv australiana dopo la vittoria su Polmans al Kooyong Classic. Ha parlato del suo team, dell'amicizia con Carlos Alcaraz, dei momenti chiave del 2023. L'esibizione è trasmessa in diretta su SuperTennis fino al 12 gennaio

di | 10 gennaio 2024

"Sono fiero dei risultati e ancora di più di come sto crescendo. Il mio match migliore del 2023? In Coppa Davis contro Novak Djokovic". Sono i due messaggi chiave che emergono da una lunga intervista a Jannik Sinner, sempre riflessivo e misurato. L'azzurro si è fermato nel box dei telecronisti della tv australiana dopo la vittoria su Marc Polmans al Kooyong Classic, esibizione che sarà trasmessa fino alla sua conclusione, il 12 gennaio, su SuperTennis e SuperTenniX. Presente anche l'australiano Paul McNamee, ex numero 1 e quattro volte campione Slam in doppio, che gli ha fatto i sportivamente i complimenti per la vittoria in Coppa Davis proprio in finale contro l'Australia.

"Il mio tennis è ancora in evoluzione - ha detto -. Lavoro con lo stesso team da due anni, cerco di prendere più informazioni, di capire meglio la parte atletica e il mio corpo. Con questo team mi sento sicuro, ed è la parola più importante".

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Sinner ha presentato il team agli australiani, che si sono certamente avvicinati alla sua storia, prima ancora dei grandi successi degli ultimi mesi, grazie alla presenza del coach Aussie Darren Cahill. "Per quanto riguarda il fisico, lavoriamo con un osteopata, Andrea Cipolla, con Umberto Ferrara e Giacomo Naldi. Umberto sa molto anche di nutrizione. Per il tennis, Darren porta chiaramente una grandissima esperienza, e naturalmente Simone cura bene la parte tecnica e tattica. Ma soprattutto sono belle persone, passiamo insieme tutto l'anno e non ci sono mai state lamentele".

Nemmeno nelle partite a burraco con cui il team è solito trascorrere il tempo quando Jannik non è impegnato in campo o in palestra. "Quando gioco a carte con loro a volte sento di essere anche più competitivo di quanto mi sia sentito in campo in questa esibizione" ha ammesso Sinner.

L'altoatesino, primo italiano nell'era Open a finire una stagione in Top 5 e primo dal 1977 a disputare uno Slam tra le prime quattro teste di serie, ha scelto di iniziare il 2024 senza giocare tornei ATP prima dell'Australian Open. "L'anno scorso è stata una stagione lunga, è bello riprovare le sensazioni del campo. So che questa è un'esibizione, non sono aggressivo quanto sarei in un torneo ma giocare davanti a un pubblico è bello" ha detto.

Tornando poi con la mente al 2023, ha indicato senza tentennamenti o esitazioni la partita più bella: "La vittoria su Djokovic in Coppa Davis". Ovvero l'incontro in cui ha completato un'impresa mai riuscita a nessun altro, battere il serbo salvando tre match point consecutivi.

Sinner ha fatto riferimento a un'altra partita chiave della stagione, quella in cui qualcosa ha iniziato a cambiare. Il match in cui il suo tempo ha preso velocità. "Mentalmente, battere Medvedev a Pechino è stata una svolta: mi aveva battuto sei volte su sei - ha detto -. La mia fiducia è cresciuta, ho provato a fare qualcosa di nuovo e ha funzionato. Poi ho vinto Vienna. E le Finals sono state un po' la ciliegina sulla torta".

Inevitabile, poi, il riferimento all'amicizia che si sta creando con Carlos Alcaraz, un caso raro tra rivali che competono a un livello così alto. "Abbiamo un ottimo rapporto, in campo cerchiamo entrambi di divertire il pubblico. Andiamo d'accordo, siamo due persone normali". Le prove della loro amicizia, via social e no, abbondano. Li abbiamo visti condividere un campetto a Torino prima delle Nitto ATP Finals, abbiamo anche visto Sinner filmare con il telefonino il momento in cui ad Alcaraz è stato intitolato un campo all'interno dell'Accademia di Juan Carlos Ferrero dove si allena da sempre. Qui per anni è stato di casa, in senso letterale: alloggiava infatti in un appartamento nella foresteria.

"E' stato bello per me esserci quando gli hanno dedicato il campo, e dopo ci siamo anche divertiti giocando una partita di pallone" ha spiegato.

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A Melbourne, si farà decisamente più sul serio. Sinner ha poche chances di superare Medvedev e salire alla posizione numero 3 nel ranking ATP, Alcaraz ha matematicamente la possibilità di tornare in vetta alla classifica dopo il primo Slam dell'anno. I tre guidano un gruppo di giovani, in cui rientrano tra gli altri Rune e Zverev, che sfidano il veterano che occupa la posizione numero 1, l'unico che sia rimasto lì oltre 400 settimane, il più anziano numero 1 a fine stagione: Novak Djokovic.

"E' incredibile la passione che ci mette" ha detto Sinner, che ha concluso l'intervista mentre Andy Murray stava per scendere in campo per l'incontro, poi perso, contro Marin Cilic. "Mi è capitato di allenarmi anche con Andy un paio di giorni fa: è in ottima forma. Non sono uno che in allenamento vince tanto, ma quella volta mi ha davvero dominato. E' bello rivederlo con la giusta mentalità e tanta passione. Avrei sperato di rivedere anche Nadal, l'annuncio della sua assenza all'Australian Open è stato un messaggio difficile".

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