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Solidità ed efficienza con i colpi da fondo, più certezze nelle possibilità di far punto anche se costretto in difesa: queste le certezze di Sinner sulla terra battuta dopo Monte-Carlo. Un rendimento più in linea con i suoi standard attuali al servizio e in risposta può cambiare la sua storia sul rosso
di Alessandro Mastroluca | 21 aprile 2024
Jannik Sinner e la terra battuta, il feeling c'è ma può migliorare. Per molti, invece, quel feeling non si vede. Certo, non è la sua superficie migliore, ci ha vinto solo uno dei suoi tredici titoli in carriera, a Umago in finale su Carlos Alcaraz nel 2022. In percentuale, ha reso più che sull'erba, dove però ha iniziato a vincere solo l'anno scorso e dunque il confronto risulta poco indicativo.
Alla luce della seconda semifinale consecutiva a Monte-Carlo, e ancor più del modo in cui è maturato questo risultato, gli indizi per guardare con ottimismo alle prospettive di Sinner a Madrid, e ancor più agli Internazionali BNL d'Italia e al Roland Garros, i suoi obiettivi prioritari per questa parte di stagione non mancano.
?? Guardate chi è appena arrivato a Madrid ad allenarsi! ????#tennis | #Sinner | #MMOPENpic.twitter.com/Pfi69bMqJd
— SuperTennis TV (@SuperTennisTv) April 20, 2024