-
Atp

Sonego, non basta un gran primo set: ai quarti va Humbert

Humbert centra il più prestigioso quarto di finale sulla terra battuta in carriera. Affronterà Ruud

di | 11 aprile 2024

L'esultanza di Ugo Humbert a Dubai (Getty Images)

L'esultanza di Ugo Humbert a Dubai (Getty Images)

Un set di grande illusione, di forte passione non basta a Lorenzo Sonego. Vince la razionalità di Ugo Humbert che a Monte-Carlo festeggia il terzo quarto di finale in un Masters 1000. Mai era andato così avanti in un torneo di questa categoria o superiore, il francese, che ha chiuso 57 63 61 e si è assicurato di migliorare ancora il best ranking: salirà al numero 13 del mondo.

Humbert affronterà Casper Ruud, numero 10 del mondo. Il norvegese ha raggiunto i quarti per la dodicesima volta in un Masters 1000 (7-4), la seconda nel 2024. Ruud ha dominato 64 62 il fresco campione dell'ultima edizione dell'ATP 250 di Estoril, cancellato dal calendario ATP nel 2025, Hubert Hurkacz. Ha così ottenuto la terza vittoria in otto partite contro Top 10 dall'inizio del 2023.

E' una partita di confine. Intanto quello geografico, perché il Masters 1000 di Monte-Carlo si gioca di fatto in territorio francese, il Country Club è formalmente a Roquebrune Saint-Martin, 13 chilometri da Ventimiglia. Metti una sera un italiano e un francese qui e avrai una serata al confine sempre labile tra l'ambizione e il timore, di contrasti forti e passioni intense. Non potrebbero essere più diversi, Humbert e Sonego. Il mancino francese, figlio di gastronomi, appassionato pianista, conosce l'arte di dosare i colpi come gli ingredienti, sospeso tra scienza e arte. Gioca con misurata razionalità e geometrica attenzione, salvo poi raramente sguinzagliare lampi d'altro stile, accelerazioni più veloci, fulminei tocchi d'istinto. Il torinese governa gli spazi al ritmo dei cori, il suo tennis ondeggia con la stessa frequenza del respiro dei tifosi che alzano le bandiere tricolori, cantano, trepidano e tripudiano. 

Nel calor di una battaglia mai oltre misura in campo ma vissuta come un duello di Coppa Davis, Sonego si esalta. Le esultanze coreografiche, i recuperi al limite, i vincenti spettacolari, fanno parte di un copione che Sonego sa interpretare. Il suo spirito da performer sostiene e valorizza un gioco completo, creativo, generoso e offensivo. Applaudono, e non potrebbe essere altrimenti, il capitano di Coppa Davis Filippo Volandri e Umberto Rianna, referente del Settore Tecnico per gli Over 18 della FITP.

Il clima, già acceso dal primo game durato otto minuti, si scalda ancora di più alla fine del primo set. Sonego aggredisce e salva una prima palla break nell'ottavo game, ne manca una nel game successivo ma alla fine il sorpasso riesce. L'undicesimo gioco fa la differenza: Humbert salva due palle break, ma alla terza consecutiva Sonego passa. Il Country Club si trasforma, sembra di essere sul Pietrangeli con un italiano in campo, i tifosi vorrebbero entrare in campo ma di fatto, comunque, giocano anche loro. Sonego li ringrazia a suo modo, piantando una velenosa seconda di servizio per aprire il punto che chiude il set.

L'energia del pubblico è la stessa di Sonego che non smette di muoversi: saltelli sul posto, piccoli passi avanti e indietro, mani sulla bandana, e sono solo i preliminari di ogni punto che gioca con generose, dispendiose rincorse. Ogni volta che si allunga da un lato all'altro per inseguire una palla rinfocola l'empatia dei tifosi, mai indifferenti di fronte a un connazionale che in campo dimostra di consumare ogni goccia di energia, di non risparmiarsi in alcun momento della prestazione.

Il pubblico francese apprezza meno, invece, la generosità di Humbert, tutt'altro che intenzionale e di natura ben diversa. E' la generosità che lo porta a sbagliare su non pochi punti chiave, a consegnare palle break a un Sonego che, però, in questa partita sul confine finisce per accumulare rimpianti accanto ai bei ricordi. Non possono che far parte della prima categoria le cinque palle break non sfruttate nel quinto game, sfiancante duello atletico e mentale andato avanti per quasi un quarto d'ora. Quattro, infatti, sfumano per errori di Sonego: due diritti fuori misura, un passante sul nastro, un rovescio lungo.

Il giudice di sedia, Lahyani, fatica a contenere gli entusiasmi dei tifosi nei brevi intervalli tra un punto e l'altro, ora che i francesi riprendono vigore. Continuano ad essere superiori, però, i cori per Sonego rispetto a quelli per Humbert, le bandiere con il verde rispetto a quelle con il blu accanto al bianco e al rosso. Mai, però, la corsa a chi canta più forte supera il confine del rispetto e della correttezza, nemmeno nei momenti in cui l'arbitro scende dalla sedia per controllare un segno. Nemmeno dopo il diritto lungolinea da sinistra che Sonego affossa a mezza rete consegnando al francese il break del 5-3 e l'occasione di servire per il secondo set.

Proprio sulla diagonale sinistra, con il suo diritto contro il rovescio del torinese, Humbert ha costruito il vantaggio competitivo nel secondo set, con angoli più acuti e più marcate aperture di campo. I 16 vincenti a 4 fanno il resto: dopo due ore e sei minuti di gioco, è tutto ancora in equilibrio. Ne servono altri sei, di minuti, per iniziare il terzo set visto che Humbert lascia il campo, e il palcoscenico a Lahyani, oggetto anche di cori di coloriti tifosi da cui prova a schermirsi con un sorriso appena accennato.

Cambiano la scena, gli umori della partita. Aumenta il bubbolio di Sonego, cresce la frequenza dei pugnetti di Humbert che si carica, fa corsa in testa grazie al break al primo game, poi allunga 4-1. Da qui al successo il passo è breve.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti