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Deciderà il dritto di Roger, ma quant’è diventato aggressivo Rafa? Secondo l'ex top ten svizzero, oro ai Giochi Olimpici di Barcellona 1992, non c'è un favorito vero, nonostante la superficie. Sarà una questione di particolari
di Vincenzo Martucci | 12 luglio 2019
Sulla super-sfida delle semifinali di Wimbledon tra Federer e Nadal abbiamo intervistato l’ex pro e poi capitano di Coppa Davis della Svizzera ed ora telecronista RSI (la tv nazionale elvetica).
Chi vince fra Roger e Rafa?
“Sinceramente non lo so, è molto aperta. Qui due sono dei mostri, dipende sempre dalla forma del giorno, da piccole-grandi cose del momento che, di volta in volta, cambiano l’equilibrio che fra loro è sempre così vicino”.
Anche dovesse piovere o dovesse durare tanto Djokovic-Bautista e il “Fedal” si giocasse col tetto chiuso?
“Sì, per me sarebbe lo stesso, perché l’anno scorso, indoor, Rafa, se sfruttava i set point nel tie-break del terzo, poteva anche vincere la semifinale contro Djokovic. Che comunque ha perso solo per 10-8. Negli ultimi anni è migliorato talmente tanto sull’erba, dopo quella sconfitta contro Gilles Muller del 2017 (15-13 al quinto, n.d.r.), uno dei pochi che poteva farlo imbestialire, col suo gioco, sull’erba”.
Rafa sta diventando sempre più aggressivo in generale, da prettamente difensivo che era.
“Proprio così, e infatti il posto dove mi piace vederlo di più è Wimbledon. Perché sull’erba è anche più impressionante che sulla terra. Dove pure ogni volta che colpisce sembra un pugile per come picchia forte per far male all’avversario, è diventato davvero molto aggressivo e ha appena vinto il Roland Garros numero 12. Che è un’impresa inverosimile”.
Che cosa sposterà l’equilibrio fra Federer e Nadal, undici anni l’incredibile finale 2008?
“Aver giocato quest’anno sulla terra rossa ha aiutato Roger in funzione di Wimbledon, perché così è arrivato con più partite, ha testato più colpi sotto pressione, s’è misurato con giocatori forti e ha colmato il limite dell’anno scorso, quando si vedeva che gli mancava un po’ di ritmo? Oppure la vittoria al Roland Garros, dopo le sconfitte precedenti, hanno restituito a Rafa quel predominio psicologico che aveva acquisito anni fa?”.
Non ha l’impressione che Nadal abbia già mostrato tutte le sue armi e sparato le sue cartucce, mentre Federer si sia un po’ nascosto, abbia fatto delle fiammate a sprazzi?
“E’ un discorso che faccio spesso quando vedo Roger: a tratti sembra che provi quasi dei colpi, e mi è venuto in mente anche contro Nishikori. 'Non è che sta testando soluzioni diverse per il match dopo contro Rafa?'. Sembrava che gli mancasse un po’ di pazienza con tutto quel bum-bum da fondo, ma forse stava già giocando come ha studiato di dover fare contro Nadal in semifinale”.