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Campioni internazionali

Djokovic, Federer, Nadal: il dominio non ha età

Con i Big 3, gli over 30 dominano il tennis maschile. A Wimbledon l'età media dei giocatori negli ottavi ha superato i trent'anni: non era mai successo nel torneo nell'era Open

25 luglio 2019

Novak Djokovic e Roger Federer

C'era una volta il tennis dei giovani prodigio. Quest'anno nemmeno i prati verdi dove nascono speranze hanno invertito il trend di uno sport che, almeno al vertice, continua a invecchiare. Come ha rivelato il Financial Times, l'età media dei giocatori arrivati agli ottavi nel singolare maschile a Wimbledon ha superato i trent'anni. Non era mai successo prima ai Championships nell'era Open.

 

Solo due giocatori con meno di 28 anni hanno raggiunto la seconda settimana: Matteo Berrettini, che ha preso con molta auto-ironia la sconfitta contro Roger Federer, e Ugo Humbert. Il francese ha sconfitto Gael Monfils, Marcel Granollers e Felix Auger-Aliassime. E' diventato così il 42mo giocatore a centrare gli ottavi al debutto a Wimbledon. Sconfitto da Novak Djokovic, pianista per diletto, ha aumentato la fama della famiglia che a Metz è conosciuta soprattutto per una raffinata gastronomia. 

L'inversione di tendenza rispetto al passato è diventata palese il 22 maggio 2017. Per la prima volta nella storia, infatti, i primi cinque del mondo nel ranking ATP avevano più di trent'anni: erano Murray (30 anni allora), Djokovic (30 appena compiuti), Rafael Nadal (che presto ne avrebbe compiuti 31), Stan Wawrinka (32) e Roger Federer (35).

 

Nella corrispondente settimana del 2007, i top 5 erano Federer, che aveva 26 anni, Nadal (21), Djokovic (20), Nikolay Davydenko (26) e Andy Roddick (25). Il primo over 30, Carlos Moya, era allora numero 15 del mondo. E di giocatori con più di trent'anni se ne trovavano solo tre nei primi cinquanta.

Peraltro è curioso pensare che questo record si sia verificato la settimana successiva al trionfo di Alexander Zverev agli Internazionali BNL d'Italia. Una vittoria che l'ha reso il primo nato negli Novanta a vincere uno Slam o un Masters 1000. Come scriveva Matt Chase su Fox Sports in quella settimana del 2017, “ci sono 27anni che sono nati nel 1990. Alla loro età Federer aveva già vinto 12 Slam. Loro non hanno vinto nemmeno in posti come Cincinnati o Shanghai”.

 

Il tennis, ha scritto l'anno scorso Tom Perrotta su Five Thirty Eight, sito che fa parte del network di ABC News, “richiede velocità, potenza e resistenza. I giocatori sopra i 30 anni hanno vinto titoli dello Slam anche prima, ma non succedeva così spesso”. Vincendo Wimbledon nel 2012, il suo primo successo in un major dopo aver compiuto trent'anni, Federer ha interrotto una serie di 37 campioni Slam under 30. Poi hanno continuato a dominare i major, indipendentemente dall'età. Oggi nessun tennista che abbia meno di trent'anni ha vinto uno Slam in carriera. Un dominio che difficilmente altre generazioni in futuro potranno imitare.

Per vincere uno Slam, ha detto Djokovic, “servono ore di allenamento, di preparazione. È uno stile di vita, la dedizione paga. Io, Roger e Rafa abbiamo stili diversi ma abbiamo questo in comune”. L'ha ammesso anche Stefanos Tsitsipas a Wimbledon, dopo la sconfitta al primo turno contro Thomas Fabbiano. L'età non è un'alibi, ha detto. “Roger, Rafa erano già molto professionali quando avevano la mia età. Erano molto più continui. Vincevano tornei dopo tornei senza ricadute. A noi della Next Gen questa qualità manca”.

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