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La prossima edizione degli Us Open dovrà fare a meno sia di Roger Federer che di Rafael Nadal. In un Major non accadeva dal 1999, quando a New York vinse Agassi
di Vincenzo Martucci | 06 agosto 2020
Quest’anno eccezionale segnerà anche il record del primo Slam senza uno dei mitici Roger Federer e Rafa Nadal nel tabellone principale, addirittura dal 1999. All’epoca, Il Magnifico, che l’8 agosto compie 39 anni e si è arreso ancora alle ginocchia scricchiolanti, perdeva - diciottenne - al secondo turno delle qualificazioni contro il connazionale Heuberger (7-6 6-2) e il Maciste della terra rossa, che oggi non se la sente di viaggiare in America al tempo del Corona Virus, era ancora lontano dall’esordio fra i pro del 2001 e da quello negli Slam del 2003.
Poi, lo svizzero delle meraviglie ha collezionato 20 Majors (5 in 7 finali a Flushing Meadows) e il miglior agonista dello sport è arrivato a quota 19 (4 in 5 finali a New York), timbrando il cartellino quasi sempre e caratterizzando un’epoca da quel famoso torneo di ventun anni fa. Che Andre Agassi si aggiudicò nel derby Usa contro Todd Martin per 6-4 6-7 6-7 6-3 6-2 dopo un percorso minato con giocatori di qualità come Yevgeny Kafelnikov, Patrick Rafter, Gustavo Kuerten, Tim Henman, Carlos Moya, Greg Rusedski e Marcelo Rios.
Una stagione che si affidava finanziariamente alla società ISL con un mega contratto di un miliardo di dollari per dieci anni - poi clamorosamente fallita - e varava la formula ATP dei tornei Super9, obbligatori per i primi in classifica, con premi e partecipanti appena al di sotto degli Slam. Quando spuntava la stella del pedalatore di Spagna Juan Carlos Ferrero e i doppisti indiani Leander Paes e Mahesh Bhupathi facevano furore.
A gennaio, i giocatori assaggiavano ancora la stagione e l’estate australiana alla Hopman Cup di Perth e preparavano la terra rossa del Roland alla coppa delle Nazioni di Dusseldorf. Le superfici erano ancora molto diverse tra loro e gli albi d’oro erano ancora caratterizzati dagli specialisti, con spazi per i grandi battitori del veloce come per i terraioli, anche se nessuno poteva impedire a Sampras il poker consecutivo sull’erba di Wimbledon. Né poteva impedire il miracolo dello sfortunato Mark Philippoussis nella finale di Davis in Francia sulla terra rossa di Nizza.