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Il francese vuole darsi una seconda possibilità e sta finanziando la sua carriera anche grazie al canale YouTube che ha creato durante il lockdown
di Alessandro Mastroluca | 20 ottobre 2022
Tennista professionista, maestro, Youtuber. Le tre vite del francese Jules Marie, 31 anni, hanno preso spesso direzioni inattese. Si sono allontanate e poi riavvicinate come capita con i grandi amori. Nel 2015, a 25 anni, disputava i Challenger sognando come tanti di emergere nel circuito maggiore. Ma ha deciso di cambiare vita e abbandonare la carriera.
“Quando ero numero 250 più o meno, ho cominciato a perdere sei, sette partite di fila nei Challenger contro giocatori che oggi sono Top 100 o Top 50 – spiegava l’anno scorso all’Equipe -. Quelle sconfitte mi hanno frustrato. Ho capito che mi sarebbero serviti almeno altri tre, quattro, cinque anni di lavoro intenso per sperare di entrare in Top 100 e senza averne alcuna certezza. Ma non avevo abbastanza soldi, e non avevo voglia di chiederne ai miei genitori”.
Dunque Marie ha optato per un passo indietro di carriera. Si è dedicato ai tornei nazionali in Francia, ai Circuits Nationaux des Grands Tournois che ha vinto cinque volte, e alle ricche competizioni a squadre in casa, in Germania, in Italia. Ha anche lavorato due anni per l'Union Nationale des Joueurs Professionnels de Tennis (UNJPT, l’unione dei tennisti professionisti francesi) e ha preso il diploma nazionale per insegnare tennis.
Dopo la pandemia, che ha ulteriormente aggiunto dubbi e malumori, nel 2021 ha sorpreso tutti al Challenger di Caen dove ha vinto il titolo battendo Antoine Hoang (n.198), Lucas Pouille (155), David Goffin (39) e Hugo Humbert (35). Quest’anno ha ripreso la sua attività tra ITF e Challenger con un chiaro obiettivo. “Voglio giocare le qualificazioni del Roland Garros 2023” ha detto.
La sua seconda carriera conta su un prezioso strumento in più, un canale YouTube con quasi 80 mila abbonati a cui ha iniziato a dare consigli tecnici durante la pandemia di COVID-19. Poi, con la ripresa delle attività sportive, ha allargato il ventaglio dei contenuti al racconto delle sue partite e al dietro le quinte delle competizioni a squadre in Francia.
Marie punta a girare per i torneio con un video-maker e un montatore professionisti. Sogna di ealizzare una serie stile Netflix, la piattaforma streaming che quest'anno ha deciso di lavorare a una docu-serie sul tennis seguendo in tempo reale il circuito e i suoi protagonisti alla luce del successo di "Drive to Survive" dedicata alla Formula 1.
Il progetto è ambizioso quanto costoso. Lanciato da un hashtag eloquente, #JamaisTropTard (#MaiTroppoTardi) e accompagnato da una raccolta fondi su una piattaforma di crowdfunding, coinvolge anche il fratello Arthur che ha avviato la ricerca di sponsor.
Arthur, un ex seconda categoria in Francia, è fin dall'inizio la mente del canale. "Le persone non potevano più giocare visto il lockdown, ci siamo chiesti come avremmo potuto aiutarli comunque a migliorare - ha detto Jules all'Equipe -. Oltre al gioco in campo, ci sono tante cose che si possono migliorare: cura del fisico, alimentazione, strategia. Arthur all'inizio si era dato un obiettivo, come una sfida: fare un video al giorno per trenta giorni".
Il successo di questo esperimento iniziale li ha portati a realizzare una serie di video-guide a pagamento per la formazione degli agonisti e degli appassionati dilettanti. "Come giocare sulla terra rossa, come giocare dopo i 40 anni, come affrontare un mancino o una avversario che difende soltanto o ancora un giocatore con un gran servizio" ha spiegato.
Dai primi video semplici, girati con un telefono, Marie è passato a una lavorazione più professionale. Oltre alle guide, il francese analizza le sue partite che registra con l'utilizzo di una GoPro e di microfoni a bordo campo durante le sue partite, sempre che i suoi avversari siano d'accordo. Un montatore poi sceglie i punti migliori e a fine match Jules offre le sue considerazioni, i punti di vista, le sensazioni dall'interno.
Finora il suo più grande successo in qualità di Youtuber è la sessione di allenamento con Novak Djokovic al Roland Garros, che ha fatto quasi raddoppiare il numero di abbonati al canale
Per questa attività l'investimento è di almeno 15 mila euro al mese. Così si torna al primo amore, al tennis giocato. Quest'anno, ha avuto una stagione tutto sommato solida a livello ITF. Nei Futures mantiene un bilancio di 24 vittorie e 16 sconfitte, con la finale all'M25 di Martos (torneo da 25 mila dollari di montepremi) come miglior risultato. Ma ha ottenuto anche due semifinali, sempre in tornei M25, a Toulouse-Balma e Ystad. A ottobre ha raggiunto gli ottavi al Challenger di Mouilleron le Captif dopo aver superato le qualificazioni. Ma soprattutto ha dimostrato che i sogni non hanno età e che le passioni aiutano a realizzarli.