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Campioni internazionali

Lorenzo Sonego, ballando verso le stelle

Lorenzo Sonego, testa di serie numero 1 a PArma, debutterà contro Korda o Seppi. Torneo in diretta su SuperTennis

di | 24 maggio 2021

Chiamatelo pure “bogia nen”. Lorenzo Sonego racchiude il senso, troppe volte travisato, di questo ritratto in parole dei piemontesi. Ovvero, quelli che non si muovono. Ma non ha a che fare con la pigrizia. Ha a che fare con il coraggio di non spostarsi di fronte alle difficoltà. Cominciò tutto, presumibilmente, con le parole di un tenente di reggimento al generale dell'esercito Austro-Piemontese fronteggiò i Francesi, in numero superiore, nella battaglia dell’Assietta del 19 luglio 1747.

Non si è spostato Lorenzo, quando ha abbandonato i sogni di promettente ala nelle giovanili del Torino per inseguire una via tutta personale per il successo nel tennis. Si allenava allo Sporting, a 500 metri da casa. È un agonista che ha iniziato più tardi degli altri, che era più minuto degli altri, e ha recuperato il tempo perso. “La competizione è l'aspetto che manca maggiormente quando si è costretti a rimanere a guardare. La lotta, il campo, la sfida per ogni quindici” ha detto in una recente intervista.

Per arrivare al successo Sonego, terzo italiano nella Race to Turin alla vigilia del Roland Garros, ha avuto di un incontro di quelli che cambiano la vita. Ha avuto bisogno di un maestro, di un alleato, di un visionario: Gian Piero, per tutti “Gipo” Arbino.

Ex parà, rinunciò a una possibile carriera da tenore perché non se la sentiva di spostarsi a Milano. Ma ha rinunciato al posto fisso, alla vigilia di una promozione in azienda, per diventare maestro di tennis. Prima al Lido Royal di Moncalieri, distrutto nel 1986 dopo l'incendio di una discoteca attaccata al circolo. Poi al Green Park di Rivoli. È un uomo dallo sguardo aperto e penetrante, che conosce l'amarezza dei sogni infranti e riconosci chi ha qualcosa di speciale per realizzarli.

Parlano la stessa lingua da sempre, Arbino e Sonego, che in campo si trasforma come gli uomini di teatro, i grandi attori o i tenori: riservato e discreto fuori, ma con un'ironia sottile e nient'affatto banale, in campo diventa uno showman. Offre uno spettacolo d'arte varia, che appassiona e fa ballare, una delle sue passioni che condivide sui social con moderazione e nessuna concessione all'ostentazione glamour.

Quest'anno ha vinto il titolo all'ATP 250 di Cagliari, poi agli Internazionali BNL d'Italia ha festeggiato la prima semifinale azzurra nella storia del torneo dal 2007. Prima del Masters 1000 al Foro Italico, ha completato quella che ha definito una “full immersion sul rovescio in back, che non è il mio colpo naturale anche se mi piace giocarlo sia in fase difensiva sia in attacco”. Dominic Thiem, Andrey Rublev, che ha sconfitto a Roma nella due partite più scintillanti del suo torneo con il pubblico sulle tribune, e Novak Djokovic che ha costretto al terzo set in semifinale, hanno ampiamente misurato i suoi progressi.

Lorenzo Sonego (foto Marta Magni/MEF Tennis Events)

Nell'ATP 250 di Parma, invece, il primo a misurarli sarà il vincente fra Andreas Seppi, riferimento per generazioni di tennisti italiani venuti dopo di lui compreso Jannik Sinner, e Sebastian Korda, in piena corsa per un posto alle Next Gen ATP Finals di Milano.

“Sto bene, sono motivato” ha detto Sonego, testa di serie numero 1 del torneo. “Mi piace giocare in Italia, sono felice che nel nostro Paese ci siano tanti tornei importanti”. Il suo è un tennis perfettamente moderno: fisico esplosivo, servizio, dritto, velocità. Ma il suo è quasi un piccolo mondo antico. Una bella famiglia che supporta lui e il “secondo padre” Arbino, la fidanzata Alice, gli amici Matteo Berrettini e Gianluca Mager.

In vista del Roland Garros e non solo, Arbino ha in programma di farlo lavorare sul rovescio slice, sulla risposta e sul fisico per ottenere un servizio più pesante. Il sogno potrebbe riportarlo dove tutto è cominciato, a meno di 500 metri dallo Sporting. Al PalaAlpitour, dove si giocherà la prima edizione italiana delle Nitto ATP Finals.

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