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Il sudcoreano, fenomeno precoce, torna per ora solo in doppio a Seul dopo tanti stop, un’operazione chirurgica e due anni di stop
di Vincenzo Martucci | 29 settembre 2022
Ci sono tanti tennisti che appaiono e scompaiono anche a intermittenza. Come sottolinea Roger Federer, la continuità è il risultato di cui va più fiero, soprattutto per un talento tennistico così puro e quindi più viziato e votato alla pigrizia che ha saputo forzarsi e motivarsi nell’allenamento. Però, come sanno benissimo il Magnifico e il suo storico rivale, Rafa Nadal, ci sono anche gli infortuni, la componente dea bendata, che il povero Juan Martin Del Potro, il numero 1 dei campioni più bistrattati dal fato, sta rimarcando in questi giorni raccontando di una salute mai recuperata al punto di non poter salire senza problemi le scale per le ginocchia disastrate. E il sudcoreano Hyeon Chung che riappare adesso solo in doppio, in punta di piedi, nel torneo nella sua Seul, ha sperimentato sulla sua pelle quanto possa essere duro un forzato esilio con la schiena a pezzi e una marea di ricordi e di aspettative che ti assillano ogni giorno per due anni di fila.
He’s back ???? @HyeonChung
— Denis Shapovalov (@denis_shapo) September 28, 2022