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Campioni internazionali

Fotografo, avventuriero, filosofo e ora anche musicista: ecco Tsitsipas!

Durante la quarantena di Melbourne il versatile talento greco amplia la produzione dei suoi podcast intimisti

di | 28 gennaio 2021

Stefanos Tsitsipas

Forse Stefanos Tsitsipas ha anche troppe passioni che lo distolgono dal tennis, di sicuro, in assoluto, è la star più poliedrica e intrigante sulla scena. S’è presentato nel 2017 alle Next Gen Finals di Milano da giornalista-intervistatore, quando impazzava con la sua telecamerina portatile inquadrando colleghi e pubblico, palline e racchette, sempre arguto e col sorriso stampato sulla faccia simpatica da acchiappa-femmine: “Il mondo dei media mi ha sempre attratto molto”.

Ha continuato da protagonista sempre più credibile sulla ribalta dell’ATP Tour mostrandosi ora mentre pagaia su un fiume ora mentre scala una montagna o scarpina su un percorso accidentato, ora versione vacanziere su una spiaggia esotica ora giocoliere, ora ragazzo spensierato che si fa una bicchierata con gli amici ora scatenato frequentatore dei social network. Con quegli occhi vispi e il look casual ricercato il 22enne greco dà immediatamente l’idea di uno estremamente pensante, combattuto da tante idee e interessi diversi, fuori dal campo, così come dentro dà sempre l’impressione di avere troppe opzioni e spesso di scegliere quella sbagliata, magari anche solo nei tempi. 

Dà anche la sensazione di fare una fatica pazzesca per mantenere la concentrazione e di incaponirsi troppo su una soluzione tecno-tattica.

Crescerà, magari anche all’improvviso come tanti altri talenti naturali, intanto però dà una elettrizzante spruzzata di fantasia a un mondo sempre più ingessato da un’altissima specializzazione. Dove tutto è studiato, analizzato, archiviato e previsto.

“Se non faccio qualcosa di diverso impazzisco, non posso solo allenarmi, giocare ed andare in palestra”, proclama il numero 6 del mondo che al Roland Garros dell’anno scorso è crollato al quinto set in semifinale contro Djokovic e spesso va fuorigiri.

Da ragazzo, Tsitsipas era un gran nuotatore ed un appassionatissimo calciatore, crescendo, è diventato bravissimo nei video-games senza disdegnare le serate con un bel numero di amici: sul Tour abbiamo visto lo Tsitsipas patito di fotografia e ora siamo all’epoca del Tsitsipas creatore di podcast. Non cosucce così per fare, ma produzioni vere, una serie bell’e buona. 

L'esultanza di Stefanos Tsitsipas a fine match (foto Getty Images)

Costretto in quarantena a Melbourne come i colleghi in vista degli Australian Open dell’8 febbraio, Stefanos ha anzi appena ultimato un file audio con parole e musica. Per i coetanei è talmente banale da sembrare una melodia di quelle che ci accompagnano sull’ascensore dei grattacieli ma intanto s’è staccato dalla routine degli altri tennisti, fra percorsi di guerra nella loro stanza d’hotel dove far rotolare da pallina, esercizi ginnastici più o meno improbabili, balli e maratone su Netflix. 

Stefanos Tsitsipas

L’ultima produzione fa parte di una serie, ognuna di circa 45 minuti, dai titoli emblematici. Il primo episodio è “Il nostro meglio con un amico”: discussioni di sport, cibo, cultura, libri e viaggi con Victor, col quale Stefanos ha molte cose in comune.

Il secondo episodio è “Sii pronto ai cambiamenti”: la stagione sull’erba, le difficoltà di viaggiare ogni settimana e di organizzare i doppi con grande anticipo. Poi si prosegue con “Mio fratello è stato truffato”: il fratello Petros racconta del suo epico viaggio in Tunisia, Stefanos rivela del bullismo di cui si può essere vittima a scuola per i privilegi legati al tennis e dell’importanza di avere un allenatore a tempo pieno di cui ci possa fidare e delle conoscenze che aiutano a portare il tennis al livello successivo. 

“Le mie necessità in viaggio”: parla dell’attrezzatura da viaggio, cosa aiuta a rilassare Stefanos fuori dal campo, piani e aspettative, i possibili effetti dei viaggi sui sentimenti e quanto può diventare faticoso a volte essere costantemente lontano da casa, spostandosi da un torneo all’altro, da un paese all’altro, da un hotel all’altro. “Cugino all’estero”  è una discussione col cugino Konstantinos su  viaggi, hobby e sogni più o meno possibili. “Abbiamo guadagnato 45$” è il dialogo fra Stefanos e Christos Fiotakis, il più famoso preparatore atletico greco, con un ampio confronto su tennis, atletica, fitness, gioco d’azzardo e altro ancora

“La mediocrità fa schifo” è ancora un dibattito fra Stefanos e Christos Fiotakis sul mondo che sta improvvisamente cambiando al tempo del Covid-19, si parla di come incertezza e pigrizia si infiltrino inaspettatamente nelle vite delle persone, del programma di allenamento durante la quarantena “Scarica epidemia”, con accompagnamento della musica greca e invito allo studio e all’educazione per aiutare ad ampliare ulteriormente gli orizzonti, transitando anche su come funziona l’algoritmo di Instagram, per arrivare alla determinazione che Youtube si è trasformato più che mai nella piattaforma di social media preferita da Tsitsipas, il luogo in cui Stefanos si sente più connesso alle cose che gli piacciono.

In “Duro amore” Stefanos discute di social media, viaggi e sport, come molte cose si sono evolute e cambiate nel 21mo secolo; una fonte stabile è la tecnologia che è in costante crescita, alimentando le menti delle persone con informazioni e consumo di materiale visivo; da millennial, Tsitsipas analizza come la società e la cultura moderna hanno agganciato le tendenze dei giovani e le hanno rese un culto alla moda stravagante. E altro ancora.

Adesso il nostro protagonista è passato ad un vero e proprio testo musicale, che ci regalerà la prossima puntata podcast di Stefanos Tsitsipas?

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