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Campioni internazionali

I segreti di Qinwen: l'Italia e Wim Fissette

Qinwen è nata a Shiyan, settima città nella provincia dello Hubei. Quella diventata tristemente famosa per via di Wuhan, luogo di inizio della pandemia da Covid-19. “Quel periodo – ha ripetuto in più di una occasione la tennista asiatica – per me fu una sorta di lezione, che mi permise di comprendere appieno la mia fortuna”. Con questa nuova consapevolezza in tasca, da quel 2020 in poi, il suo è stato un continuo crescendo

25 luglio 2023

Per il primo titolo Wta ha scelto l'Italia, Palermo, terra battuta. Qinwen Zheng, peraltro, aveva un altro piacevole ricordo del nostro Paese, risalente al 2020, quando a Cordenons si aggiudicò il suo primo torneo tra le professioniste, un 15 mila dollari, sempre sul rosso. Oggi, con le top 20 già conquistate e ambizioni (almeno) da top 10, la 20enne cinese (attualmente 24 Wta) non si può più nascondere, avendo fatto capire di non temere nessun terreno, nessuna avversaria.

Qinwen è nata a Shiyan, settima città nella provincia dello Hubei. Quella diventata tristemente famosa per via di Wuhan, luogo di inizio della pandemia da Covid-19. “Quel periodo – ha ripetuto in più di una occasione la tennista asiatica – per me fu una sorta di lezione, che mi permise di comprendere appieno la mia fortuna”. Con questa nuova consapevolezza in tasca, da quel 2020 in poi, il suo è stato un continuo crescendo. Fino ad arrivare al 2023, con la cinese considerata come la prossima possibile grande campionessa del circuito in rosa.

Ma a cosa si deve, tutta questa attesa, visti i risultati tutto sommato non così eclatanti? Intanto, si deve al suo tennis: se ancora difetta di regolarità, Qinwen Zheng mostra punte di rendimento assolutamente straordinarie, con interi set in cui le avversarie fanno da spettatrici. E non per demerito loro. In secondo luogo, c'è il Paese di provenienza a spingere ulteriormente. Se la Cina, in campo maschile, deve ancora trovare il suo campione, tra le donne la tradizione è decisamente diversa. Dopo gli Internazionali BNL d'Italia di quest'anno, dove ha raggiunto i quarti di finale, Qinwen è diventata la quinta tennista cinese ad entrare nelle prime venti del mondo, dopo Li Na (best ranking di numero 2), Wang Qiang (12), Peng Shuai (14) e Zheng Jie (15).

Proprio Li Na, capace di trionfare al Roland Garros (nel 2011) e agli Australian Open (nel 2014), è stata l'esempio di Qinwen, anche per via della provenienza, visto che entrambe provengono dalla medesima provincia. Se parliamo di uomini, invece, è Roger Federer il modello (impossibile) da prendere come riferimento. Cresciuta con un metodo spagnolo grazie all'ex coach Jordi Marse-Vidri, da poche settimane al suo angolo c'è invece un allenatore ben più conosciuto. Si tratta di Wim Fissette, belga, co-autore di tante imprese del tennis femminile degli ultimi anni. Se la collaborazione più famosa e più recente è quella con Naomi Osaka, Fissette in precedenza aveva aiutato anche Kim Clijsters, Sabine Lisicki, Simona Halep, Vika Azarenka, Petra Kvitova, Angelique Kerber. Nomi di primo piano, con storie e tennis decisamente lontani.

Potrebbe essere l'uomo giusto, per portare la Zheng a esprimere tutto il suo potenziale? Difficile dirlo adesso, quando la partnership è ancora molto fresca, e mentre la cinese deve ancora dimostrare di poter trovare una continuità ad alto livello. Ma Palermo ha mandato un segnale importante, che peraltro è giunto dopo una serie di altri segnali, piuttosto chiari, sulle qualità di questa campionessa in divenire. Li Na non è riuscita ad agguantare la posizione numero 1 del ranking Wta e ha comunque lasciato una traccia fondamentale nel tennis cinese. Adesso c'è questa sua erede che vorrebbe completare l'opera, arrivando a spingere il Paese più popoloso del mondo verso un amore vero e duraturo per uno sport fin qui considerato troppo occidentale.

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