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Murray illumina la sessione serale insieme a Emma Raducanu. Il britannico sfida Adrian Mannarino: chi vince incontra Carlos Alcaraz. Possibile un terzo turno contro Alexander Zverev. In sessione serale anche Emma Raducanu
di Alessandro Mastroluca | 07 ottobre 2021
Il miglior teenager nel ranking ATP. Un ventenne con il fuoco della competizione, un ex numero 1 del mondo che orgogliosamente continua a provarci, l'uomo del momento. Ovvero Carlos Alcaraz, Andy Murray, Jenson Brooksby, Alexander Zverev. Tutti insieme appassionatamente, nella sezione più interessante del tabellone di Indian Wells. Il torneo non offre primi turni deluxe, ma prospettive di incroci appassionanti al secondo sì, soprattutto in questo spicchio del main draw.
Nella sessione serale di oggi, dunque nella notte italiana tra venerdì e sabato, scenderà in campo Andy Murray, protagonista insieme a Emma Raducanu dei due match che chiuderanno il programma.
Alcaraz ha pienamente recuperato dalla lesione muscolare che l'ha costretto al ritiro al termine di un percorso comunque da record allo US Open.
Lo spagnolo, primo diciottenne ai quarti di uno Slam nell'era Open, ha vinto la classica esibizione alla Academia Equalite di Villena battendo il suo allenatore, l'ex numero 1 del mondo Juan carlos Ferrero.
Il teenager, ha detto al quotidiano As l'ex numero 23 del mondo Jordi Arrese che lo conosce da quando Carlos aveva undici anni, "diventerà un grandissimo tennista. Gioca ogni punto quasi nella stessa maniera, con fortissima intensità, e ne ha pagato il prezzo a New York. Ma non deve essere impaziente con se stesso".
Il murciano, testa di serie numero 30, debutterà direttamente al secondo turno. E potrebbe iniziare la sua prima esperienza a Indian Wells contro Andy Murray, se lo scozzese batterà per la terza volta in tre incontri il mancino francese Adrian Mannarino.
L'ex numero 1 del mondo ha vinto 14 Masters 1000 in carriera, ma non si è mai imposto a Indian Wells. E' l'unico dei 1000 non su terra rossa che ancora manca nella sua bacheca. Qui infatti ha perso contro Nadal la finale del 2009 e giocato altre due semifinali.
Fuori dalla Top 100, in tabellone grazie a una wild-card, Murray ha un record di 9 vittorie e 9 sconfitte nel circuito ATP nel 2021. Buona parte di queste sconfitte sono arrivate contro Top 20: Matteo Berrettini (Queen’s), Denis Shapovalov (Wimbledon), Hubert Hurkacz (Cincinnati e Metz), Stefanos Tsitsipas (in cinque set allo US Open), Casper Ruud (San Diego).
"Ho avuto opportunità che non ho saputo sfruttare in queste partite. Avrei potuto fare meglio - ha detto nella conferenza stampa della vigilia - ma c'è anche un aspetto positivo. Non ho perso contro avversari che avrei dovuto battere, e non ho mai avuto la sensazione di essere stato dominato".
Dopo Wimbledon, quest'anno ha sempre passato un turno in ogni torneo giocato, US Open a parte, e ha raggiunto i quarti a Metz, i primi a livello ATP dal titolo vinto ad Anversa a fine 2019. "Le condizioni di gioco sono un po' cambiate quest'anno - ha spiegato -. Le palline stanno diventando molto più pesanti, e mi piace di più. Preferisco giocare con palle lente in condizioni veloci, trovo molto più facile controllarle".
Se dovesse raggiungere per la prima volta il terzo turno di un Masters 1000 dal suo successo a Parigi-Bercy del 2016, Murray potrebbe incontrare Zverev che ha sconfitto l'anno scorso a Cincinnati.
Il tedesco, campione quest'anno in Ohio e a Madrid, punta al terzo 1000 del 2021: non ne ha mai vinti così tanti in una stessa stagione. Da Wimbledon in poi, ha perso solo una partita, la semifinale dello US Open contro Novak Djokovic.
Il periodo più luminoso della carriera coincide con l'addensarsi delle più pesanti ombre sulla sua vita. L'ATP ha avviato un'indagine interna sulle accuse di violenza domestica della sua ex fidanzata Olya Sharypova, che il tedesco ha sempre negato.
Ha anche ottenuto anche un'ingiunzione preliminare contro il giornalista Ben Rothenberg, che ha reso pubbliche quelle accuse con due lunghe interviste a Sharypova, e contro le testate che le hanno ospitate, Racquet e Slate.
Zverev ha raggiunto al massimo gli ottavi a Indian Wells. Era il 2016, a 18 anni superò Grigor Dimitrov e Gilles Simon, e mancò un match point contro Rafa Nadal che lo definì "un futuro numero 1 del mondo".
Quest'anno il tedesco potrebbe esordire, dopo il bye, contro Jenson Brooksby, quinto nella Race to Milan e primo dei giocatori non ancora matematicamente qualificati per le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals. Negli ultimi due mesi, la carriera del ventenne USA ha preso velocità dopo la prima finale ATP a Newport, la semifinale a Washington ottenuta battendo anche Felix Auger-Aliassime, gli ottavi allo US Open in cui ha tolto un set a Novak Djokovic.
Cresciuto alla Jmg Tennis Academy di Sacramento, California, Brooksby è uno dei tanti americani passati per il College (precisamente alla Baylor University) ed è allenato attualmente dal coach Joseph Gilbert, che conosce da tempo. “Ho iniziato a giocare a tennis all'età di 7 anni. Se ho raggiunto il livello che desideravo, tanto del merito è suo per aver lavorato duramente con me nel corso di molti anni” ha raccontato.
Il suo è un tennis rock come il suo gruppo preferito, gli Arctic Monkeys. Brooksby adora la musica. Viaggia con un altoparlante, ha svelato, e adora suonare il pianoforte. "Ho iniziato quando avevo nove o dieci anni e allora ho cominciato a prendere lezioni. Anche adesso, quando sono a casa e posso, vado a lezione. Suonare mi piace davvero. Essere capaci di suonare è bellissimo, rilassante e divertente”.