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Elisabetta Cocciaretto batte Petra Kvitova e si regala la vittoria più prestigiosa della carriera: le sue dichiarazioni in conferenza stampa dopo il successo all'esordio al Roland Garros
di Francesca Paoletti, da Parigi | 29 maggio 2023
Metti una serata di fine maggio, uno stadio tra i più importanti del mondo e una delle giocatrici più acclamate e influenti della storia recente del tennis. Elisabetta Cocciaretto non poteva scegliere abbinamento migliore per il primo successo della carriera sulla terra rossa del Roland Garros. La vittoria contro una Top 10 nonché ex regina di due Wimbledon è la più prestigiosa della sua giovane carriera.
“E’ un giorno indimenticabile – ha detto nel corso della conferenza stampa dopo la sfida a Petra Kvitova - , una gioia per me, per il mio team e per tutte le persone che mi seguono da quando sono piccola. Contro la Kvitova sapevo di dover essere aggressiva; la tattica era chiara, giocare da vicino, cercando di rubarle il tempo. Se le lasci il tempo lei diventa molto insidiosa e può fare winner da ogni parte del campo. Ho provato ad allungare gli scambi, a non darle segnali… anche se in alcuni momenti mi sono innervosita”. E scatta un bel sorriso!
Elisabetta Cocciaretto al servizio (foto Getty Images)
A proposito di nervosismo.... è esilarante il racconto del momento in cui ha scoperto il nome della sua prima avversaria: “Mi trovavo a Tolentino – racconta - . Avevo appena finito l’allenamento ed ero a pranzo, stavamo aspettando il sorteggio; Fausto ad un certo punto guarda un post su Twitter e mi dice 'sei stata sorteggiata con una testa di serie'. Io ho pensato subito alla Swiatek… quando poi mi ha detto il nome ho detto ‘no, la Kvitova no!’. Ricordavo le condizioni dello scorso anno, la palla viaggiava velocissima e mi sono subito immaginata una partita impossibile. Invece quest’anno le condizioni sono più lente. Ho iniziato ad allenarmi con le mancine, ho provato solo a fare il mio gioco e a non pensare chi mi sarei trovata davanti”.
Ora che è caduta la testa di serie in quella porzione di tabellone cosa accadrà? “Tutte le partite sono difficili, se hai davanti a te una Top 10 o una numero 130 cambia poco… lo ha dimostrato oggi il match della Bencic. Io mi concentro su un turno alla volta, una avversaria alla volta… se mi scappa l’occhio al turno successivo lo faccio solo involontariamente!”. E le scappa un altro sorriso.